Al Taleggio dell’Antica Latteria Agricola di Pandino il Palio della Confraternita di San Lucio 2018

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L’arbitro Vincenzo Bozzetti e Gianluigi Bonaventi produttore del Taleggio DOP vincitore

Nel 2016 il Bastardo del Grappa del Caseificio Basso di Mason Vicentino; nel 2017 il Parmigiano Reggiano DOP 3084 del Caseificio di Ravarano e Casaselvatica; nel 2018 il Taleggio dell’Antica Latteria Agricola di Pandino. Questo è l’albo d’onore del Palio della Confraternita di San Lucio. L’edizione 2018 si è svolta all’Hotel Concorde di Arona (NO), con la sponsorizzazione del Consorzio di Tutela del Gorgonzola. Come da rito, al suono della campana, una trentina di giudici entra nella sala del palio, accolti da una bella tavolata di 440 confezioni di campioni di formaggi (22 concorrenti, con 20 campioni cad.). Una giovane matricola del torneo si spaventa: «Mamma mia! Li dobbiamo assaggiare tutti?». Interviene l’anziano: «Ma no. Come da regolamento si procede per sorteggio delle coppie dei formaggi e dei 5 giudici; quindi se sei sorteggiato assaggerai due formaggi e voterai il preferito. Gli organizzatori preparano i campioni per tutti i concorrenti, senza sapere chi vince e chi perde, circa la metà dei campioni preparati avanzerà».

In un paio d’ore, i concorrenti diminuiscono da 22 a 2. I finalisti sono: Il Grana Padano DOP MN 405 della PLAC e il Taleggio DOP dell’Antica Latteria Agricola di Pandino. In attesa dello scontro finale i giudici si rinfrescano le papille gustative con le mele verdi e si rigenerano i ricettori olfattivi con i chicchi di caffè; nel mentre l’organizzazione prepara i campioni per l’ultimo scontro. Così dopo gli assaggi finali e le votazioni, le schede sono contate e ricontate: 14 a 13 vince il Taleggio DOP. Questo è il Palio di San Lucio!

In merito al singolare Palio dedicato al patrono del mondo del latte, questo è il pensiero di Vittorio Emanuele Pisani, direttore del Consorzio di Tutela del Provolone Valpadana: «Il merito di questa iniziativa è la particolarità. Innanzitutto l’eterogeneità dei votanti: dal produttore di latte, al produttore di formaggio, dallo stagionatore al commerciante, dal giornalista al buyer. Un simpatico coacervo di esperienze e di gusti, che vive il settore lattiero-caseario con ruoli diversi, ma con comune passione e convinzione. E poi il sistema di votazione che trova tutti d’accordo. Il gradimento di un formaggio lo si esprime con un sì o con un no: piace o non piace. Vengono così bandite le competenze autoreferenziali, che enfatizzano il particolare recondito, dimenticando le caratteristiche sensoriali apprezzate dal consumatore. Direi proprio un felice ritorno alla semplicità della risposta chiara che premia il formaggio percepito con favore dalla maggioranza. Evviva la democrazia trasparente!».

All’arbitro del Palio di San Lucio, Vincenzo Bozzetti, chiediamo qual è il segreto del Palio della Confraternita di San Lucio: «Il torneo è semplice e trasparente. Grazie ai sorteggi e ai voti palesi, il risultato finale è immediato. Il mio pensiero sulle scelte preferenziali dei giudici è che se i giudici sanno ascoltare i formaggi e scelgono con il cuore, non può che vincere il formaggio più emozionante. Arrivederci nel 2019!».

L’arbitro Vincenzo Bozzetti e Gianluigi Bonaventi produttore del Taleggio DOP vincitore