Aspartame: sicurezza nuovamente approvata

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CappuccinoSicurezza dei prodotti di degradazione dell’aspartame

Il parere EFSA affronta i potenziali problemi di sicurezza relativi alla tossicità, alla cancerogenicità e alla genotossicità, nonché gli eventuali effetti sulla riproduzione e sullo sviluppo correlati all’aspartame e ai suoi prodotti di degradazione. In particolare, gli studi non indicano un aumento del rischio associato al consumo di aspartame per il parto prematuro nelle donne in gravidanza, la leucemia, i tumori cerebrali o una serie di tumori, fra cui i tumori al cervello, linfatici ed ematopoietici (del sangue); il peso delle prove suggerisce che l’ingestione di aspartame non ha effetto sul comportamento o sulle funzioni cognitive; non vi sono prove del fatto che il consumo di aspartame provochi convulsioni; non vi sono prove convincenti del fatto che il consumo di aspartame provochi mal di testa; le prove mostrano che l’aspartame non è associato a reazioni di tipo allergico.

Inoltre, data la degradazione molto rapida e completa dell’aspartame nell’intestino, si è reso necessario analizzare gli effetti causati da questi prodotti di degradazione, ossia l’acido aspartico, la fenilalanina e il metanolo. Il primo è un aminoacido, che l’organismo può convertire in glutammato, un neurotrasmettitore che, a livelli molto elevati, può avere effetti nocivi sul sistema nervoso. Gli esperti dell’EFSA, tuttavia, hanno concluso che l’acido aspartico derivato dall’aspartame non desta timori per la sicurezza dei consumatori. Anche la fenilalanina è un aminoacido che costituisce le proteine presenti in molti alimenti. È nota la sua tossicità a livelli di assunzione elevati, in particolare per il feto in via di sviluppo in donne affette dalla patologia detta fenilchetonuria (PKU), un disturbo ereditario che fa aumentare le concentrazioni di fenilalanina nel sangue fi no a livelli che risultano tossici per il cervello in fase di sviluppo.

Per questo, anche se il gruppo di esperti ha confermato che la DGA protegge la popolazione generale (compresi neonati, bambini e donne in gravidanza), essa non è però applicabile ai soggetti affetti da PKU. Il metanolo è presente o può essere rilasciato da alimenti quali frutta e verdura e viene anche prodotto naturalmente dall’organismo. Gli esperti dell’EFSA hanno concluso che il metanolo derivato dall’aspartame rappresenta una piccola percentuale dell’esposizione totale al metanolo da tutte le fonti.