“Caseificio Pascoli, formaggi di famiglia”

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copertina ritagliata copiaA cura di Annalisa Raduano, Il Vicolo Editore, Cesena, pagg. 128, 2014

Numerose le iniziative messe in campo dal caseificio Pascoli per celebrare i primi cinquant’anni di attività. Fra esse, la pubblicazione del libro “Caseificio Pascoli, formaggi di famiglia” dedicato al lavoro artigiano, al territorio romagnolo e a un’azienda che produce ancora i suoi formaggi “poco blasonati ma con tanto sapore”, come un tempo. Il libro è curato da Annalisa Raduano, nipote di uno dei fondatori, Michelino Raduano. Quest’ultimo, nel 1964, con Otello Magalotti, fondò il caseificio a Savignano sul Rubicone, in un territorio particolarmente dedito alla tradizione casearia e alla cultura rurale, evocati nel nome stesso dell’azienda: “Pascoli” come i pascoli a disposizione del bestiame da cui si ottiene il latte per i formaggi; “Pascoli” come il poeta Giovanni Pascoli, nato a pochi km dal caseificio. All’inizio, in memoria dell’origine pugliese di Michelino, il caseificio produceva ricotta e mozzarella per le pizzerie della riviera. Poi quando il figlio Luciano prese le redini dell’azienda, dalla quale nel frattempo Magalotti si è separato, la svolta, con il ritorno alla tradizione casearia romagnola, cambiamento favorito dalla moglie Marinella – dal 2010 presidente della società – e dalla figlia Annalisa. Ecco quindi comparire in assortimento il formaggio di fossa Dop, il pecorino al sangiovese di Bertinoro o quello all’albana di Romagna, il bazòtt, il raveggiolo, le mozzarelle, le caciotte e soprattutto lo squacquerone DOP, fiore all’occhiello dell’azienda e per anni l’unico squacquerone in Italia certificato, realizzati con prodotti autoctoni (latte locale, sale di Cervia). Una storia esemplare quella del caseificio Pascoli che racconta “tante storie” in un solo libro: le storie delle eccellenze del Bel Paese e le storie di piccole ma “grandi” aziende che hanno plasmato la loro produzione sui valori della qualità, genuinità (anche in cucina come dimostra la ricca sezione finale del volume) e del territorio. Insomma, un caseificio che è autentico vanto del made in Italy.

2 Commenti

  1. Congratulazioni per il meraviglioso traguardo raggiunto! Una piccola azienda come la vostra riempie il nostro cuore di orgoglio…

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