Dalla frutta, potente antibatterico per il settore alimentare

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AssetViewerCercando alternative che promuovano il benessere delle persone in campo medico e alimentare, un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Ingegneria Biochimica del Merida Institute of Technology (ITM), nel sud del Messico, ha condotto uno studio sulla polpa di Bromelia pinguin L., scoprendo l’elevato potenziale antibatterico di questa pianta autoctona. «Sappiamo che le proteine presenti nel frutto hanno attività antibatterica. Per questo l’abbiamo testato nei confronti di S. aureus, un batterio che può sviluppare resistenza agli antibiotici» spiega la dottoressa Elizabeth de la Luz Ortiz Vazquez, consulente per questa ricerca. Studiandone l’estratto, gli scienziati hanno identificato la proteina responsabile della capacità antibatterica del frutto. «Abbiamo ottenuto un estratto vegetale solubile e ne stiamo caratterizzando le proteine. Ciò permetterà di sfruttare questa preziosa fonte o di utilizzarla come terreno colturale, come avviene per la produzione di insulina» chiosa Ortiz Vazquez. È la prima volta che viene studiato il frutto di Bromelia pinguin L., pianta della stessa famiglia dell’ananas, che presenta ramificazioni che arrivano fino a due metri di lunghezza. I frutti, fino a 50 per pianta, crescono da novembre a maggio, e sin dai tempi antichi venivano usati come antiparassitari. Per questo, nel 2009 si è deciso di studiarli. I ricercatori dell’ITM hanno scoperto che le proteine del frutto hanno capacità antibatterica e possono inibire la crescita fungina.