Il 2015 per Virgilio: export e ampliamento della distribuzione presso la gdo

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Il 1° agosto si è tenuta l’assemblea di bilancio del Gruppo Virgilio. Presentando i dati 2015, il presidente Paolo Carra ha spiegato che il lieve calo di fatturato è stato dovuto alla diminuzione dei prezzi delle materie prime, sottolineando però come i volumi di vendita siano in costante crescita. Il bilancio consolidato 2015 ha chiuso in positivo per la capogruppo e tutte le società partecipate, portando un utile di circa 1.400.000,00 euro e un fatturato pari a 241.000.000,00 di euro. Il fatturato 2015 vede principalmente un consolidamento delle vendite del settore formaggio, sia in forme, sia porzionato, sia grattugiato, per il quale si ritiene importante sottolineare il significativo incremento dell’export: sul totale delle forme commercializzate di Grana Padano e Parmigiano Reggiano il 42% del fatturato è rappresentato da vendite oltreconfine.

Nel corso del 2015 si è registrato un lieve calo di fatturato nel settore cremeria, riconducibile però a fattori esterni di mercato come, per esempio il significativo calo dei prezzo delle materie prime in entrata (nel 2015 è finito il regime delle quote latte segnando una liberalizzazione di produzione di latte a livello europeo); nonostante questo, i volumi delle vendite sono stati in forte aumento, soprattutto nel settore di burro, panna e mascarpone. Questo grazie a un consolidamento e a un continuo e costante rialzo dei rapporti con le grandi catene distributive più significative italiane.

La produzione

Nello scorso anno il Consorzio Latterie Virgilio ha ritirato circa 400.000 forme di formaggio di cui 238.000 di Grana Padano e 162.000 di Parmigiano Reggiano. La quantità di panna raccolta, espressa in resa burro ritirata, è stata pari a 100.000 q.li.

Nel 2015, è stata introdotta una nuova linea di prodotti senza lattosio (burro e mascarpone) tutta rigorosamente derivante da panne italiane, che ultimamente sta registrando una crescita a due cifre.