Iniziativa anti-spreco, una grande campagna che parte dalle bottiglie del latte

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Nel Mondo, ogni anno, circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo prodotto, pari a un terzo dell’intera produzione mondiale, vengono perse nei passaggi fra il campo e la tavola. In Italia lo spreco domestico costa 8,7 miliardi di euro, pari allo 0,5 % del Pil, con un costo per le famiglie italiane di 7,06 euro ogni settimana

Il Gruppo Granarolo, da anni impegnato nel sostenere campagne anti-spreco con le iniziative pubbliche promosse dalla campagna europea “Un anno contro lo spreco” promossa da Last Minute Market, scende  in campo con una nuova iniziativa fortemente innovativa e che non risulta avere precedenti in Europa.

L’iniziativa è articolata su più fronti:

  • delle pillole anti-spreco poste sulle proprie confezioni di latte. Si tratta di brevi messaggi (lo standard sono i 140 caratteri di un testo twitter) che portano il consumatore a riflettere su semplici gesti utili a ridurre lo spreco alimentare, gesti che talvolta non compiamo per mancanza di tempo, ma che hanno riflessi pesanti in termini di sprechi. Granarolo ha deciso di usare le bottiglie di latte come veicolo principe di questa campagna perché arrivano sulla tavola di decine di milioni di consumatori italiani  in un momento della giornata (solitamente la mattina) in cui si è più “disarmati” e dunque disponibili a far propri questi gesti in termini di propositi.
  • delle ricette anti-spreco poste sulle proprie confezioni di formaggi (in particolare la ricotta), ricette utili a suggerire un’idea, ad evitare di scartare una confezione di formaggio in scadenza.
  • una importante campagna digital sulle pagine Facebook: gli stessi messaggi delle pillole anti-spreco verranno riadattati per le pagine Facebook, per indurre le migliaia di fan che seguono Granarolo attraverso i social media a dire la loro, a proporre a loro volta ricette anti-spreco, alimentando una riflessione virtuosa in termini di comportamenti. In palio per le ricette più interessanti ci saranno anche delle forniture di prodotti.
  • una importante campagna “ricette anti-spreco” sul proprio sito Internet www.granarolo.it. Chef famosi e grandi pasticceri italiani si cimenteranno in questa gara anti-spreco.

Ogni anno nel mondo circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo prodotto vengono perse e sprecate nei passaggi fra il campo la tavola. Si tratta di circa a un terzo dell’intera produzione mondiale, pari 170-180 kg pro capite[1].

Ogni anno in Italia lo spreco domestico costa agli italiani 8,7 miliardi di euro: una cifra vertiginosa, che deriva dallo spreco settimanale medio di circa 213 grammi di cibo gettato – perché considerato non più edibile – al costo di 7,06 euro settimanali a famiglia (dati del Rapporto 2013 sullo spreco domestico realizzato dall’Osservatorio Waste Watcher, attivato da Last Minute Market con Swg).

Alla luce di questi dati, dal monitoraggio incrociato fra spreco domestico e spreco nella filiera agro-alimentare (aziende agricole, industria alimentare, piccola e grande distribuzione, mercati all’ingrosso, ristorazione collettiva), Waste Watcher ha calcolato che lo spreco alimentare domestico gioca la parte del leone, contando per lo 0,5 % del Pil.

Lo spreco domestico gravita fra il frigorifero e la pattumiera di casa. E Granarolo nel frigorifero e sulla tavola degli italiani arriva.

Ridurre le perdite e gli sprechi di cibo, e quindi le perdite di acqua e di altre risorse, richiede azioni congiunte e coordinate lungo tutta la filiera alimentare, dai produttori fino ai consumatori e ai policy makers. Il futuro dei nostri figli e nipoti sarà diverso dalla situazione passata e attuale. In una generazione circa 9 miliardi di persone vivranno in un mondo con immense opportunità, ma anche in un mondo in cui i limiti delle risorse naturali e le dinamiche ambientali influiranno sempre più sugli individui, l’economia, la società. Una delle conseguenze più tangibili del riscaldamento globale sarà che la disponibilità di acqua diventerà sempre più variabile, mentre la domanda aumenterà. L’incredibile spreco di cibo del nostro tempo di crisi non è dunque una scelta sensata per un futuro desiderabile. Il nostro futuro sostenibile deve essere senza spreco.


[1]Dato FAO tratto dal rapporto “Global Food Losses and Food Waste – 2011”, Gustavsson, J., C. Cederberg, U. Sonesson e Swedish Institute for Food and Biotechnology (SIKGothenburg) (2011), Global Food Losses and Food Waste, FAO.