La scuola? Trampolino di lancio per le nuove tecnologie…

1765

Il Fontal nazionale è una vostra specialità.
È un prodotto che riscuote un certo successo, chi lo acquista continua a farlo. Oggi il 50% del latte lavorato nel caseificio della Scuola va a Fontal.

Qualche rimpianto di aver scelto di lavorare nel pubblico piuttosto che nel privato?
Lavorare nel pubblico offre minori gratificazioni in termini professionali rispetto al privato, si avanza per concorsi, si acquisisce una nomina, una qualifica che negli anni rimane immutata. Nel privato le capacità professionali, l’impegno che il lavoratore profonde quotidianamente possono essere notati e consentire avanzamenti di carriera, nuovi incarichi. Il tutto diventa forse meno routinario, più stimolante, più aperto alla libera iniziativa.

Un sogno nel cassetto che vorrebbe veder realizzato?
Mi piacerebbe lavorare in un Istituto al passo con i tempi, dotato di tecnologie attuali e avanzate. La scuola dovrebbe essere un trampolino di lancio per le nuove tecnologie, il luogo dove sperimentare senza il problema di sbagliare, di buttar via del prodotto. Tutto ciò rimane, però, un sogno, se la Scuola Casearia, autofinanziandosi, non può permettersi di sprecare nemmeno 100 quintali di latte. Figuriamoci l’inserimento di moderne e costosissime tecnologie!

 

Roberto Tognella