L’impronta del Barattolino

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L’approccio metodologico

Per l’analisi della Carbon Footprint di Barattolino Sammontana lungo l’intero ciclo di vita del prodotto l’azienda ha collaborato con il Consorzio Universitario di Ricerca Applicata (C.U.R.A.) dell’Università degli Studi di Padova. Realizzata secondo gli standard della serie ISO 14040-44 con focus sulla specifica tecnica ISO/TS 14067:2013 (ISO, 2013), l’analisi ha permesso di valutare le emissioni di gas a effetto serra GHG (tCO2eq) associate ai processi e ai servizi per la linea di produzione Barattolino Sammontana nell’anno 2017. Le emissioni sono risultate pari a 20.370 tons CO2eq. A livello metodologico è stato applicato un criterio di esclusione cut-off pari all’1%: è stato dunque trascurato un processo che incide per meno dell’1% sulla massa totale, sull’energia primaria totale e sull’impatto totale. All’interno della soglia di cut-off rientrano i flussi di materie per i quali è impossibile raccogliere dati o che hanno una massa trascurabile rispetto al processo considerato. Tuttavia, sono stati presi in considerazione tutti i processi per i quali i dati sono disponibili, anche se il loro contributo è inferiore all’1%. In riferimento alla qualità dei dati, l’approccio usato è stato quello di raccogliere il maggior numero di informazioni possibili, privilegiando la loro rappresentatività e l’importanza sul ciclo di vita della linea di produzione Barattolino oggetto dello studio. Sono considerati “primari” i dati di produzione, confezionamento e distribuzione, in quanto queste fasi del ciclo sono direttamente gestite da Sammontana Italia e fanno riferimento all’anno 2017. La validità dello studio è avvalorata dalla critical review condotta dal CSQA. Lo studio è stato dichiarato conforme ai requisiti degli standard della serie ISO 14040-44 con focus sulla specifica tecnica ISO/TS 14067:2013 (ISO, 2013).

Lo studio

All’interno del ciclo di vita della linea Barattolino, il maggior contributo alla Carbon Footprint (in misura pari al 48,69%) viene dai cosiddetti processi “upstream”, ovvero dalle fasi relative all’acquisto e alla produzione di materie prime, in particolare dal latte scremato in polvere (55,50% sul totale materie prime) e dal burro (12,25%). Per quanto riguarda il packaging, che contribuisce alla Carbon Footprint per il 14,65%, i risultati ottenuti da un’analisi dettagliata dimostrano che i principali contributi sono dati dal contenitore (circa 50%), dal tappo (circa 36%) e dalla scatola in cartone (circa 10%). In merito alla fase produttiva (12,63%), il consumo di energia elettrica per servizi generali e produzione prodotti determina l’impatto più significativo, in misura pari a circa il 63%. Nelle sue due componenti (primaria: dallo stabilimento e dalla cella di stoccaggio sino alle piattaforme della grande distribuzione; secondaria: dalle piattaforme della grande distribuzione ai punti vendita), la distribuzione (processo downstream) ha un peso del 14,17% sulla Carbon Footprint. La “fase d’uso” incide per il 6,42%, mentre il “fine vita” impatta per il 3,45% sulle emissioni totali della linea di produzione.

Il risultato

La gamma Barattolino per l’anno 2017 ha generato un impatto di CO2eq (kgCO2eq/kg) inferiore del 3,5% rispetto a quanto emesso nel 2015. Tale miglioramento è legato all’installazione di un cogeneratore nella fabbrica di Empoli e a un miglioramento della fase distributiva (parco mezzi migliorato verso Euro6.