Lombardia, aspettando l’Expo tra qualità e bed & breakfast

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Qualità e nuovi servizi legati all’accoglienza e alla ristorazione, nonostante un calo medio stimato del 10% sul fatturato annuo. Così le imprese agricole lombarde reagiscono alla crisi secondo un’indagine di Camera di commercio di Milano e Coldiretti di Milano Lodi e Monza Brianza.

Il settore in Lombardia; oltre 49 mila le imprese agricole a fine 2012, in calo del -1,5% in un anno, il 6,2% nazionale. Circa una su quattro è femminile. Prime province per imprese: Brescia con quasi 11 mila, Mantova con oltre 8 mila, Pavia con oltre 7 mila, Bergamo con oltre 5 mila, Cremona con oltre 4 mila, Milano con  circa 3.600. Stabili nell’ultimo anno gli addetti del settore, circa 60 mila in Lombardia. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati registro imprese al quarto trimestre 2012 e 2011.

In crescita l’export di cibi lombardi nel mondo. Crescono nel 2012 le esportazioni lombarde di prodotti alimentari, +5% in un anno, quasi 4 miliardi di euro nel 2012. Principali destinazioni sono Francia (16%) e Germania (13%) ma tra i principali destinatari ci sono anche gli Stati Uniti (6%). Ancora basso l’export verso la Cina anche se quasi raddoppia in un anno. Tra le province lombarde Milano è prima con oltre un miliardo di export, seguita da Pavia e Mantova con quasi mezzo miliardo. Esportiamo latte e formaggi, prodotti a base di carne lavorata e conservata e prodotti da forno. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat al quarto trimestre 2012 e 2011. «Il tema dell’alimentazione – ha dichiarato Carlo Franciosi, presidente di Coldiretti di Milano Lodi e Monza Brianza e consigliere della Camera di commercio di Milano – tocca in modo diffuso le abitudini quotidiane dei cittadini e la qualità della vita e assume una rilevanza ancora maggiore in vista di Expo 2015, dove non si parlerà solo di cibo, ma anche di accoglienza e conoscenza dei territori, agricoltura e cultura, scenari internazionali e piccoli paesi, in un’ottica glocal, globale e locale insieme, in grado di offrire una visione completa della realtà che cambia e che ben si adatta ai nuovi tempi che stiamo vivendo».