Più tutele per le indicazioni geografiche?

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en_IGP_4cAl termine della Conferenza diplomatica di Ginevra per la revisione dell’accordo di Lisbona sulla protezione internazionale delle denominazioni di origine, presso l’Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale (OMPI) è stato adottato e firmato l’Atto di Ginevra, che introduce disposizioni in grado di proteggere a livello internazionale, oltre alle denominazioni di origine (AOs), già previste dall’accordo di Lisbona, anche le indicazioni geografiche (IGs) dalla genericità e dall’uso strumentale.

Viene previsto, inoltre, un nuovo standard internazionale per la loro tutela in linea con le richieste italiane in ambito WTO, OMPI e accordi bilaterali dell’UE con Paesi terzi. Infine sono previsti interventi relativi alla salvaguardia dei diritti acquisiti dalle registrazioni già in essere che sono più di 800, di cui 101 italiane, e alla loro protezione da parte degli attuali Membri.

Con l’Atto di Ginevra viene estesa la possibilità di sottoscrivere l’accordo anche alle organizzazioni intergovernative, all’Unione Europea, favorendo l’aumento di Paesi membri che possono manifestare la loro adesione volontaria. Già diversi Stati europei come l’Italia e la Francia hanno firmato l’Atto mentre altri Stati come la Russia e altri Paesi africani e asiatici hanno manifestato interesse ad aderire.

«Proprio il prossimo 15 giugno – ha chiosato il ministro Martina – organizzeremo a Expo un appuntamento sulle indicazioni e denominazioni geografiche italiane, un’occasione per presentare al mondo il nostro modello fatto di eccellenza dal punto di vista sia della produzione che dei controlli. Sempre ad Expo, ad ottobre, organizzeremo l’Assemblea mondiale delle Indicazioni Geografiche. Sarà l’occasione per un dibattito aperto e per un salto di qualità su questo fronte, soprattutto in chiave di relazioni e commercio internazionale».