Pochi residui di farmaci nel latte secondo la FDA

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shutterstock_84282775Giovedì, l’americana Food and Drug Administration ha reso pubblici i risultati di un monitoraggio di residui di farmaci nel latte campionato da quasi 2.000 aziende lattiero-casearie. Più del 99 per cento dei campioni testati sono risultati esenti da residui di farmaci di interesse, e ciò sottolinea la sicurezza delle forniture di latte degli Stati Uniti. Secondo la nota diffusa dall’FDA, “questi risultati confermano che l’efficacia del sistema nazionale di sicurezza del latte nella prevenire la presenza di residui di farmaci di interesse nel latte, anche in quel limitato numero di casi in cui i farmaci sono necessari per mantenere la salute della mandria da latte”. L’agenzia ha avviato lo studio per determinare se le aziende che avevano alle spalle episodi di violazioni per residui di farmaci presenti nei tessuti delle vacche in lattazione avevano maggiori probabilità di risultare positive ai residui di farmaci anche per il campionamento sul latte rispetto ad altre lattiero-casearie. La FDA testato campioni da due gruppi: una lista “mirata” delle aziende con violazioni precedenti e un gruppo di controllo. I risultati hanno mostrato una limitata presenza di residui di farmaci nel latte, anche nel gruppo mirato. Tuttavia, la FDA tiene a precisare, il numero limitato di residui testati si riferisce a farmaci non inclusi nei test routinari nel quadro dell’attuale programma di sicurezza del latte. Nonostante il piccolo numero di residui di farmaci nei campioni testati, la FDA intende mantenere alta la guardia e lavorerà a stretto contatto con le autorità di regolamentazione per vagliare la modifica dei test per includere anche il prelevamento di campioni di latte dalle cisterne delle aziende agricole nell’ambito delle indagini sui residui di farmaci illegali nella carne ottenuta da vacche da latte abbattute. L’agenzia sta anche lavorando anche all’aggiornamento dell’attuale programma di sicurezza del latte per ampliare anche i principi attivi testati ed educare al contempo gli allevatori alle migliori pratiche per evitare la presenza di residui di farmaci tanto nella carne quanto nel latte.