Scatole “made in Italy”

1928

Una nuova realtà nel mondo del packaging: è nato il Consorzio Italiano Scatolifici. Obiettivi: più tutela delle aziende, dei consumatori e del prodotto italiano.

Tra le aziende italiane che operano nel settore del packaging, quelle produttrici di imballaggi in cartone ondulato sono tradizionalmente un comparto un po’ chiuso e campanilista, quasi timoroso di esporsi alla concorrenza dei colleghi e di svelare “segreti industriali”. Ed erroneamente il settore è spesso considerato un’industria “povera”. Eppure l’Italia è un Paese in prima fi la nella produzione di macchine, tecnologie e prodotti in cartone ondulato, con competenze di altissimo livello. «Il momento difficile che stiamo vivendo ci ha spronato in questa nuova avventura», ha dichiarato Andrea Cornelli, amministratore di Cornelli snc, nel corso della conferenza stampa di presentazione del neonato Consorzio Italiano Scatolifi ci (CIS), di cui ha assunto la presidenza. «Vogliamo fare sentire la nostra voce in maniera adeguata, e attirare l’attenzione dell’opinione
pubblica che di noi si è sempre poco occupata, difendendo il valore sociale delle nostre imprese e il prodotto “fatto in Italia”, e condividendo e promuovendo una serie di valori che possono servire al sistema Italia per guardare avanti con un minimo di prospettiva», ha affermato il presidente. Il consiglio direttivo del Consorzio è inoltre costituito dai consiglieri Stefania Montali, direttore generale Moncartons SpA, e Deborah Fagni, consigliere Imballaggi Effe Emme S.r.l.

Gli obiettivi

CIS è un consorzio privato a cui oggi aderiscono sessanta aziende, che rappresentano circa il 15% del totale delle imprese produttrici di scatole in cartone ondulato nel mercato italiano. Ma dal punto di vista del fatturato, le consorziate coprono il 35-38% del comparto. L’intenzione è comunque quella di ampliare questa base di partenza, con l’ingresso di nuove aziende. L’obiettivo primario del Consorzio è promuovere la qualità del lavoro in ogni sua componente – ambiente, relazioni, benessere, realizzazione personale – lo sviluppo sostenibile nel prodotto e nella sua produzione, ma soprattutto la responsabilità sociale delle proprie imprese, che sono perlopiù di medie dimensioni. «Perché nelle medie imprese come quelle rappresentate da CIS, l’impulso ad agire secondo criteri di responsabilità sociale – ha precisato Cornelli – nasce da una spinta ideale dell’imprenditore, svincolata da considerazioni immediate di tipo economico, in un’ottica di sviluppo sostenibile. Quella del nostro Consorzio è una concreta presa di coscienza, il primo vero segnale di risveglio di un gruppo di imprenditori veri, che giocano un ruolo influente nell’equilibrio economico e sociale del nostro Paese».

Il mercato

Il sociologo Enrico Finzi, Presidente di AstraRicerche, in occasione dell’inaugurazione del CIS ha parlato dell’importanza storica e soprattutto di quella futura delle piccole e medie aziende. Secondo il professore, il modello italiano della specializzazione flessibile delle pmi è destinato a diventare sempre più un paradigma vincente nel contesto globalizzato. Finzi ha elencato le dieci ragioni a suo giudizio alla base del successo di queste realtà:

  • flessibilità;
  • capacità di lavorare in rete;
  • organizzazione orizzontale;
  • agilità relazionale;
  • cultura dell’appartenenza;
  • capacità di creare valore della società;
  • produzione di innovazione;
  • maggiore customer satisfaction;
  • modelli di sviluppo imitabile;
  • senso d’orgoglio.

«Anche se l’opinione diffusa è che la debolezza del sistema economico italiano sia causata dalle piccole e medie imprese, la mia tesi è assolutamente contraria a questo pensiero» ha dichiarato Finzi, il quale ha aggiunto: «Le piccole imprese rappresentano una grande risorsa per il nostro Paese. Certamente devono darsi una regolata e lavorare molto più in maniera consortile, e l’iniziativa del CIS è senz’altro nella giusta direzione». Il presidente Cornelli ha poi invitato a pensare cosa sarebbe un mondo senza cartone ondulato e quanto siano importanti gli imballaggi e le scatole. «Cosa potrebbe accadere se un giorno questa produzione dovesse cessare o se gli scatolifi ci non si curassero degli aspetti di sostenibilità ecologica e sociali necessari alla produzione? », ha sottolineato.

Le collaborazioni e il futuro

Insieme ai partner fornitori, i produttori e trasformatori di cartone ondulato fanno parte del Gifco, che ne rappresenta gli interessi in Confindustria. CIS lavorerà pertanto in collaborazione con Gifco, oltre che con le aziende fornitrici di materia prima. Il Consorzio è però una realtà diversa e nuova, che non si sovrappone ad associazioni di categoria già esistenti: è un gruppo di aziende, tutte trasformatrici pure, che desiderano condividere conoscenze, progetti, problemi e soluzioni. Con alla base alcuni principi trainanti legati alla sostenibilità in tutte le sue forme e alla difesa del “fatto in Italia”. Il Consorzio offrirà consulenza alle aziende associate per condividere esperienze e, attraverso la creazione di un marchio, c’è la volontà di arrivare a tutelare le scatole fabbricate in Italia e di diffondere l’importanza di questo marchio anche ai consumatori finali, perché sappiano che è importante acquistare un prodotto contenuto in una scatola marchiata dal Consorzio Italiano Scatolifici. «Le nostre scatole proteggono e portano in giro in tutto il mondo tanti prodotti di eccellenza del nostro Paese, riconosciuti e apprezzati a livello universale; vogliamo che siano riconosciute come elemento distintivo, importante per esaltare il prodotto realizzato in Italia e quindi per valorizzare ulteriormente il sistema Paese», ha concluso Andrea Cornelli. In questi mesi il Consorzio si sta facendo conoscere a tutte le aziende interessate, attraverso incontri itineranti in tutta Italia, oltre che tramite una campagna promozionale sulle riviste di settore. È stato anche presente al CCE (Corrugated & Carton Exhibition) di Monaco, lo scorso marzo, con la sua prima assemblea.

 

Barbara Merlo

Andrea Cornelli (Cornelli snc), presidente del CIS
Stefania Montali, consigliere CIS
Deborah Fagni, consigliere CIS
Enrico Finzi, sociologo, giornalista e presidente di Astra Ricerche