Verso l’innalzamento della percentuale di rappresentatività economica delle Organizzazioni Interprofessionali del settore latte

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In una nota il Movimento Cinque Stelle rivendica la propria impronta sul decreto agricolo del ministro Martina, varato il 10 giugno dalla Commissione Agricoltura della Camera. «Importanti i risultati ottenuti. Dentro anche la nostra “riforma” di AGEA. Ora continueremo in aula a spronare il governo. Ci viene il dubbio che se non fossimo arrivati in Parlamento il mondo agricolo non sarebbe mai stato al centro di un dibattito parlamentare, come sta avvenendo questi giorni con il decreto 51/2015, che è frutto, e nessuno potrà negarlo, di molte delle battaglie che il Movimento Cinque Stelle ha portato avanti in questi due anni di legislatura». È quanto hanno dichiarano i deputati M5S della Commissione Agricoltura. Diversi sono stati i risultati ottenuti dal M5S durante l’esame in Commissione: «A cominciare – proseguono i deputati agricoli M5S – dall’innalzamento della percentuale di rappresentatività economica delle Organizzazioni Interprofessionali del settore latte. Anche se sembra un piccolo saltello (dal 20 al 25%) questo aumento rappresenta un segnale positivo per gli agricoltori e per provare a far partire veramente le OI che potranno essere un elemento fondamentale per il rilancio del settore lattiero caseario, in un contesto di mercato libero come quello che si presenta dopo la fine del regime delle quote latte».

Da segnalare l’approvazione di due emendamenti, uno sulle Commissioni Uniche Nazionali che “rappresenteranno uno strumento fondamentale per la determinazione delle quotazioni di prezzo per le filiere del sistema agricolo-alimentare, finora regolato da borse merci locali ormai anacronistiche e anticoncorrenziali”.

La nota del M5S segnala inoltre che “Il decreto accoglie la nostra proposta di prevedere, allo scadere del contratto tra AGEA e SIN una gara pubblica per l’affidamento del sistema informatico di AGEA. Alla luce delle difficoltà e criticità emerse nel corso degli anni sulla gestione del SIAN è fondamentale procedere a una riforma, per garantire un servizio efficiente di gestione ed erogazione dei fondi europei destinati all’agricoltura”.