Avanza il mercato bio nell’Unione europea

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Nell’ultimo decennio, la domanda di alimenti biologici confezionati è aumentata molto rapidamente in tutti gli Stati membri e in tutte le categorie di prodotti. Lattiero-caseario incluso.

Nonostante il calo delle vendite totali di latte al dettaglio nell’UE (-8% rispetto al 2012), quelle di latte biologico hanno guadagnato il 62% dal 2012 raggiungendo i 1,3 miliardi di litri nel 2021. Il guadagno delle vendite di formaggi biologici è stato ancora più pronunciato: +125%. Le vendite di yogurt hanno spuntato rialzi del 73% mentre quelle di burro e creme spalmabili del 50%.

Germania e Francia hanno assorbito circa la metà dei volumi di prodotti lattiero-caseari biologici (in ciascuna categoria). La Danimarca vanta invece la quota più alta di latte biologico tra le vendite totali di latte alimentare (40,3%), seguita dalla Svezia (21%). Ad acquistare formaggi biologici nell’UE sono soprattutto i danesi (9% di tutte le vendite di formaggi) e gli austriaci (7% di tutte le vendite di formaggi).

Una curiosità: il Regno Unito è diventato un importante esportatore di biologico nell’UE nel 2021. Come nel caso dei derivati lattiero-caseari (100% delle importazioni biologiche dell’UE).

I canali distributivi più gettonati

La distribuzione al dettaglio degli alimenti biologici segue modelli diversi da Paese a Paese nell’UE. In molti Stati membri, i grandi retailer generici (come supermercati, ipermercati e discount) dominano il mercato della distribuzione biologica. È questo il caso di Danimarca, Finlandia e Svezia, con una quota delle vendite che spesso supera il 90%. Germania e Danimarca si affidano soprattutto ai discount rispettivamente per il 41% e il 31% delle vendite. Al contrario, in Ungheria e in Italia, la metà delle vendite avviene attraverso i negozi tradizionali. L’e-commerce è in crescita e ha raggiunto una quota del 10% o più in Ungheria, Romania, Slovacchia e Paesi Bassi.

 

Fonte: report “Organic farming in the EU, A decade of organic growth” della Commissione europea, gennaio 2023