Filiera pecorino: stanziati gli indennizzi per gli incendi in Sardegna nel 2021

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In risposta ai roghi dell’estate dello scorso anno il Comitato Solidale Pecorini DOP di Sardegna (costituito dal Consorzio del Pecorino Romano, il Consorzio del Pecorino Sardo e il Consorzio del Fiore Sardo) ha chiuso le istruttorie e le liquidazioni delle pratiche sugli indennizzi.

Sono 158 le aziende beneficiarie

Le aziende interessate ai risarcimenti sono dislocate nei comuni di: Birori, Bonarcado, Bonorva, Borore, Bortigali, Cuglieri, Flussio, Macomer, Magomadas, Ortacesus, Sagama, Santulussurgiu, Scano Montiferro, Segariu, Sennariolo, Sindia, Siurnus Donigala, Tresnuraghes, Usellus, Villaurbana e Villaverde. Le aziende di allevamento ovino sono state 158, per un totale di circa 40mila capi allevati, con danni che vanno dalla morte del bestiame al danneggiamento delle strutture aziendali fino alla distruzione di macchinari e attrezzi, ma anche danni alla viabilità aziendale, alle recinzioni e alle scorte aziendali.

 

Il budget che il Comitato ha destinato all’operazione è pari a 220.000 euro ed è confluito in un fondo frutto delle donazioni di diversi consorzi (Pecorino Romano, Grana Padano, Parmigiano Reggiano, Provolone Valpadana, Gorgonzola, Pecorino Sardo e Fiore Sardo), di aziende del settore e privati. Gli indennizzi, che hanno soddisfatto le richieste di tutte le aziende che ne hanno fatto richiesta con una copertura pari al 10% circa del danno, hanno seguito un criterio di proporzionalità. Inoltre, su 30 delle aziende che hanno avuto un indennizzo importante tecnici agronomi hanno effettuato verifiche per determinare la sussistenza del danno.

Solidarietà continua

Esaurita questa prima fase, il fondo di solidarietà resterà. “Ogni anno destineremo una cifra a questo salvadanaio della solidarietà, per contribuire a far fronte a eventuali difficoltà, e naturalmente il Fondo resta aperto alle donazioni e ai contributi che chiunque vorrà dare. Ringrazio ancora una volta tutti coloro che con il cuore hanno voluto fare la loro parte per portare un po’ di sollievo agli allevatori, il cui apporto è indispensabile e prezioso per il funzionamento dell’intero comparto”, dice il presidente Gianni Maoddi.