Anticipando il piano di regolazione dell’offerta in vigore da febbraio 2014, il 2013 ha segnato una significativa riduzione della produzione ma anche il massimo storico per l’export. La produzione complessiva di formaggio Asiago si è ridotta del 6,59% rispetto al 2012, con 1.620.136 forme, di cui 1.400.323 del tipo Fresco e 219.813 di quello Stagionato, mentre di Asiago “Prodotto della montagna” sono state prodotte 37.292 forme (29.775 nel 2012), il massimo livello quantitativo mai raggiunto per tale tipologia. In aumento il numero di consumatori a livello nazionale per il terzo anno consecutivo che sono infatti passati da 13,4 a 14,35 milioni, con un rialzo del 3,9% dell’indice di penetrazione in percentuale (dati GFK-Eurisko). Positivi anche i segnali del 2014 che vede, nel primo quadrimestre, il nuovo record delle quotazioni per l’Asiago Fresco (5,27 €/kg) e un forte incremento delle esportazioni. Nel 2013, la quotazione media è stata di 4,745 €/kg per l’Asiago Fresco (4,576 €/kg nel 2012), 5,782 €/kg per l’Asiago Stagionato (2-3 mesi) (5,219 €/kg nel 2012) e 6,085 €/kg per l’Asiago con 4-6 mesi di stagionatura. Le esportazioni in Europa hanno registrato un incremento record: 800 le tonnellate vendute, +58% sul 2012. E proprio nel 2013, l’Asiago DOP ha raggiunto il massimo volume storico nell’export, con circa 1.675t vendute contro le 1.530 del 2012, portando a 7,6% l’incidenza a volume dell’export, contro il 4,9% dell’anno 2009. I Paesi che più hanno apprezzato la DOP sono stati, nell’ordine: Svizzera, Germania e Stati Uniti. Buoni riscontri anche in Francia e Austria; conferme e nuove opportunità sono state registrate in Australia, Canada, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna e Belgio.