Meglio uno snack o pasto completo?

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Mondelēz International ha diffuso il suo primo State of Snacking™ Report, uno studio sui trend di consumo globali che analizza il ruolo dello snacking nel soddisfare le esigenze dei consumatori. In esso si legge come a livello globale lo snacking sarebbe in crescita e come gli snack, grazie alla loro capacità di rispondere alle diverse esigenze della vita quotidiana, rivestiranno un ruolo crescente nel modo in cui ci alimentiamo.

Fenomeno in crescita

Sei adulti su 10 hanno dichiarato di preferire il consumo di pasti più piccoli e frequenti, rispetto a pasti più abbondanti e meno frequenti (59%). Questa percentuale aumenta tra i millenials: 7 intervistati su 10 si dicono infatti più propensi nel fare spuntini piuttosto che pasti (70%).

Per i consumatori di tutto il mondo, il ruolo che il cibo gioca per la salute e il benessere è sempre più prioritario; un numero crescente di persone ritiene che gli spuntini influiscano sia sul loro benessere emotivo che sulla loro salute fisica.

Le richieste del mercato

Per più di 8 intervistati su 10, la praticità (87%) e la qualità (85%) sono tra i principali fattori che influenzano la scelta degli snack. L’80% dei consumatori è alla ricerca di snack sani ed equilibrati.

Il 71% degli adulti afferma che fare uno spuntino aiuta a controllare la fame e a gestire il consumo delle calorie nell’arco della giornata.

Tuttavia, i momenti di indulgenza continuano ad avere un posto importante nella routine quotidiana.

Meglio spuntini sani o golosi?

L’80% degli adulti riconosce la necessità di un equilibrio e apprezza la possibilità di scegliere tra snack sani e snack golosi, in base all’esigenza del momento.

Il 77% dei consumatori concorda sul fatto che ci sono occasioni per snack salutari e altre in cui concedersi snack più indulgenti.

La maggior parte delle persone afferma che gli snack sono importanti per il benessere mentale (71%) ed emotivo (70%), tanto quanto per quello fisico.

La valenza sociale

Secondo il report lo snacking rappresenta un modo per entrare in contatto e vivere alcuni aspetti della propria cultura e per condividere il loro senso di identità con le comunità d’appartenenza e le famiglie. Infatti, il 70% degli intervistati vogliono condividere con altri quegli snack che hanno caratterizzato la loro infanzia (70%) oppure per 82% rappresentano un piccolo gesto per connettersi con i propri figli.

La metodologia di ricerca

The Harris Poll ha condotto un sondaggio online per conto di Mondelēz International dal 16 al 27 settembre 2019, su 6.068 adulti di età pari o superiore ai 18 anni. La ricerca ha riguardato 12 mercati, tra cui: Stati Uniti (n=504), Canada (n=506), Messico (n=505), Brasile (n=515), Francia (n=501), Germania (n=503), Regno Unito (n=501), Russia (n=515), Cina (n=503), India (n=508), Indonesia (n=504) e Australia (n=504). Altri gruppi analizzati includono: centennials età 18-22 (n=602), millenials età 23-38 (n=2404), gen Xers età 39-54 (n=1702), boomers età 55-73 (n=1236), e la silent generation età 75+ (n=124). I dati sono ponderati, ove necessario, per allinearli alle loro effettive proporzioni nella popolazione. È stato garantito la parità di rilevanza di ciascun paese nel totale globale.