
FrieslandCampina sta riducendo il proprio impatto ecologico grazie a soluzioni innovative di risparmio idrico. Riutilizzando l’acqua estratta dal siero di latte, lo stabilimento di Gerkesklooster risparmia oltre 100 milioni di litri d’acqua all’anno. Di conseguenza, ora è autosufficiente al 70% per il proprio consumo idrico, con un aumento del 20%.
Osmosi inversa per estrarre l’acqua dal siero
La caseificazione genera siero di latte come sottoprodotto, composto principalmente da acqua e utilizzato come materia prima, tra le altre cose, per l’alimentazione infantile e sportiva. Mentre in precedenza quest’acqua andava persa, ora a Gerkesklooster viene recuperata utilizzando una tecnica “intelligente”: l’osmosi inversa. La filtrazione con l’osmosi inversa del siero consente di ottenere acqua pulita che viene reimpiegata, per esempio, nei processi di produzione e per la pulizia di attrezzature e cisterne per il latte.
Un risparmio annuo di 100 milioni di litri
Grazie a questa tecnologia, il sito produttivo di Gerkesklooster risparmia ora oltre 100 milioni di litri d’acqua all’anno. Di conseguenza, il sito è autosufficiente al 70% per quanto riguarda il suo fabbisogno idrico, con l’obiettivo futuro di raggiungere la piena autosufficienza.
Il project manager Jasper Faber è orgoglioso del risultato: “La produzione di formaggio richiede molta acqua ed energia. La nostra attenzione alla sostenibilità ci spinge a usare queste risorse nel modo più efficiente possibile e a minimizzare l’impatto ambientale. Inoltre, stiamo riducendo i costi e migliorando la nostra posizione competitiva. È una situazione vantaggiosa per tutti. L’implementazione è stata tecnicamente impegnativa, ma grazie al lavoro di oltre cento colleghi, ci siamo riusciti senza interrompere la produzione”.
Dopo questo successo, la tecnologia verrà estesa ad altri stabilimenti tra cui quello di Lutjewinkel.