Le mozzarelle di Fattoria Latte Sano nascono a Rieti

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Le mozzarelle di Fattoria Latte Sano, terzo player del latte fresco in Italia e primo in assoluto nel Lazio, nascono nello stabilimento della Centrale del Latte di Rieti

Le mozzarelle di Fattoria Latte Sano, terzo player del latte fresco in Italia e primo in assoluto nel Lazio, nascono nello stabilimento della Centrale del Latte di Rieti

Fiordilatte, bocconcini e ricotta, ma anche caciotte, paste filate stagionate e mozzarelle per pizzeria. È a Rieti che nascono tutti i prodotti caseari di Fattoria Latte Sano, terzo player del latte fresco in Italia e primo in assoluto nel Lazio. La lavorazione – dalla raccolta del latte dei 30 conferenti alla filatura della cagliata fino al confezionamento e alla distribuzione – avviene nello stabilimento della Centrale del Latte di Rieti, entrato a far parte del gruppo dagli anni ‘70.

Così fiordilatte e prodotti caseari al 100% made in Lazio, sono tracciati e certificati lungo tutta la filiera. Non a caso il fiordilatte e la caciotta Latte Sano sono dal 2005 prodotti agricoli tradizionali laziali (PAT), tra i primissimi ad aderire al disciplinare.

I numeri della produzione delle mozzarelle e degli altri formaggi di Latte Sano

Nel 2024 lo stabilimento ha lavorato 10.500.000 litri di latte, di cui il 70% destinati a prodotti caseari. La produzione si è attestata a circa 250 t di ricotta e 80 t di formaggio. Punta di diamante, il fiordilatte, con 1000 t prodotte all’anno, pari a circa 80.000 confezioni per il consumer e 20.000 per il mondo horeca. Le referenze comprendono sia quelle destinate ad alimentari, ristoranti, mense e GDO, sia quelle destinate alle pizzerie come julienne e filoni.

“La produzione in house delle mozzarelle di Fattoria Latte Sano ci permette la customizzazione di alcuni prodotti”, spiega Simone Aiuti, vicedirettore generale di Fattoria Latte Sano. “E cioè di creare formaggi ad hoc, per tipologie e pezzature, adattandole alle richieste di pizzaioli e addetti ai lavori. Il tutto adottando sempre metodi di lavorazione tradizionali, utilizzando solo latte fresco locale pastorizzato, fermenti, caglio e sale. E nei quali il fattore umano svolge ancora un ruolo fondamentale: visto che a monitorare il dosaggio degli ingredienti e i tempi giusti di caseificazione rimane sempre il casaro. L’attenzione di Latte Sano per le materie prime è un must fondamentale.

Quello dei latticini è un mercato del quale il consumatore sa molto poco: così come è poco noto, ad esempio, che spesso le mozzarelle usate nel mondo delle pizzerie sono prodotte con materia prima di origine non italiana”.

L’evoluzione della Centrale del Latte di Rieti

Dai sedici dipendenti e un fatturato di 3 miliardi di lire del 1991, oggi la Centrale del Latte di Rieti fattura circa 15 milioni di euro e impiega cinquanta addetti. Uno sviluppo economico che ha coinvolto tutto il territorio circostante.

“Con l’ingresso nel gruppo della Centrale del Latte di Rieti già negli anni ’70, abbiamo voluto completare la nostra offerta, integrandola con una gamma di prodotti caseari che il mercato richiedeva”, spiega Marco Lorenzoni, presidente di Fattoria Latte Sano. “L’azienda reatina può essere considerata oggi un autentico simbolo della nostra filosofia “produttività a km di prossimità”. Rappresenta, per la provincia, un modello di economia circolare virtuosa: acquisendo la materia prima da produttori locali, trasformandola nel proprio stabilimento, offrendo quindi lavoro a personale del posto e commercializzando le proprie produzioni in ambito regionale, il denaro generato da tale attività, permane all’interno del territorio che lo genera”.

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