Il Consiglio federale elvetico ha valutato varie domande di organizzazioni di categoria e di produttori agricoli, che chiedevano di estendere ai non membri i contributi per il finanziamento di misure di comunicazione e di promozione.
Ha accolto le domande di cinque organizzazioni, tra cui:
-Produttori Svizzeri di Latte
-Unione svizzera dei contadini
-Emmentaler Switzerland.
Queste organizzazioni riscuotono già contributi presso i loro membri per finanziare misure quali pubblicità e pubbliche relazioni. Con la decisione del Consiglio federale possono ora richiedere i contributi anche ai non membri. L’obbligo vale per quattro anni (2026-2029). L’obiettivo della misura è pubblicizzare in Svizzera e all’estero i vantaggi dei prodotti svizzeri e rafforzare la competitività dell’agricoltura svizzera.
Il Consiglio ha invece respinto le domande dell’Interprofession du Vacherin Fribourgeois e dell’organizzazione delle varietà Raclette Suisse di estendere i contributi per il finanziamento delle loro misure di comunicazione e di promozione dello smercio ai non membri. Secondo il Consiglio federale al momento queste non adempiono i requisiti di legge.
Infine, il Consiglio federale ha accolto la domanda dell’Interprofessione Latte (IP Latte) e ha conferito l’obbligatorietà generale al relativo contratto standard per altri quattro anni (2026-2029). Ciò significa che tutti gli acquirenti e i rivenditori di latte dovranno rispettare le disposizioni con carattere di obbligatorietà generale relative al contenuto dei contratti per l’acquisto del latte (p.es. durata minima di 1 anno, convenzione sui quantitativi e sui prezzi) e alla segmentazione del latte secondo la sua valorizzazione. In futuro potrà essere commercializzato soltanto il latte che corrisponde allo standard della categoria «Standard settoriale per un latte svizzero sostenibile». Fa eccezione il latte di aziende che si sono registrate per il periodo transitorio che scadrà a fine 2028.


