
Tutte in negativo le quotazioni mensili delle commodity lattiere comunitarie. Il prezzo UE del burro è quello che contiene di più il rallentamento nelle ultime 4 settimane (-0,4% a 734 €/100 kg) insieme al cheddar (-0,5%, 461 €/100kg). Sfiorano l’1% di perdita le polveri di latte (SMP a 238 €/100 kg, -0,9% su base mensile; WMP a 427 €/100 kg, -0,8%).
Il latte spot italiano quota 65,8 c/kg in ribasso (20.07.2025).
Per gli allevatori prosegue il calo dei costi della razione alimentare (-0,9%) e il rialzo di quelli energetici (+1,4%) nella settimana 29 rispetto alle 4 precedenti.
Gli USA sono i più competitivi per burro e cheddar, mentre l’Oceania lo è per SMP e WMP.
E ora una carrellata di statistiche tutte riferite al periodo gennaio-marzo 2025/24.
Export UE di burro: +1% verso sia Gran Bretagna sia USA ma precipita (-22%) in Cina.
Esportazioni UE di formaggio: +9% verso gli USA, +6% verso UK e +2% Giappone.
Questo l’andamento delle vendite extra UE di SMP comunitario: Algeria -51%, Nigeria +102%, Indonesia +114%; e di WMP dell’UE: Oman -1%, UK +10% e Kuwait +13%.
L’export neozelandese registra: butter/(oil) +11%, formaggio +34%, SMP +2% e WMP -3%.
Questi i dati relativi alle commodity americane esportate: butter(oil) +187%, formaggio +7%, WMP +11% e SMP -16%.
Ecco infine gli acquisti dairy cinesi: butter(oil) +52%, formaggio +12%, WMP +3%, lattosio +12%, siero in polvere +36%, caseine -15%, latte condensato -25% e SMP -5%.
Fonte: European Milk Market Observatory (MMO)