
Di nuovo in discesa le quotazioni mensili delle principali derrate lattiero-casearie comunitarie. Nelle ultime 4 settimane, il prezzo del burro scende del 2,6%, scambiato a 545 €/100 kg, quello dell’SMP dell’1,3% (212 €/100 kg) mentre il WMP si deprezza del 2,8% (338 €/100 kg). Il cheddar contiene le perdite al -0,8% (435 €/100kg).
Flette pure il prezzo del latte spot italiano a 43,3 c/kg (23.11.2025).
Nella settimana 47 rispetto alle 4 precedenti, vi è stato un aumento dei costi sia della razione zootecnica (1,6%) sia di quelli energetici (3,8%).
Gli USA sono i più competitivi per burro e cheddar, l’UE lo è per SMP e l’Oceania per il WMP.
Le statistiche che seguono sono tutte riferite al periodo gennaio-luglio 2025/24.
Export di burro comunitario: +28% verso gli USA, +2% verso UK, -10% verso la Cina. Per quanto concerne l’export UE di formaggio, invece, si segnalano rialzi in UK (8%) e USA (2%) diversamente dal Giappone (-4%).
I dati UE relativi all’SMP mostrano Algeria -37%, Arabia Saudita +34%, Indonesia +58% mentre quelli inerenti al WMP evidenziano UK -15%, Oman -3%, Kuwait +1%.
Esportazioni neozelandesi: butter/(oil) +12%, formaggio +18%, SMP -7% e WMP -5%.
I risultati dell’export dairy USA sono invece: butter(oil) +150%, formaggio +14%, WMP +53%, SMP -12%;
Importazioni cinesi: butter(oil) +13%, formaggio +12%, siero in polvere +14%, SMP +1%, lattosio +23%, WMP -1%, caseinati -24%, latte condensato -21%.
Fonte: European Milk Market Observatory (MMO)


