Alimentazione corretta e pasti regolari per combattere la depressione

1244

Fotolia_32709554_LL’alimentazione può essere utile a combattere la depressione. Fornendo al proprio corpo più calorie, e quindi più energia, oppure alimenti che stabilizzano il livello di zucchero nel sangue e stimolano i neurotrasmettitori cerebrali. Uno studio dell’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano ha indagato le abitudini alimentari di 500 persone, confrontandole con i parametri stabiliti dai nutrizionisti dell’Osservatorio per combattere la depressione, un male sempre più diffuso nella nostra società, e fornito alcuni consigli pratici. Lo studio dell’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano (OGP) ha analizzato in modo accurato le abitudini alimentari di persone tra i 18-55 anni, utilizzando un software che permette di calcolare l’intake calorico e di macro e micro nutrienti, di vitamine e di minerali. Nello studio dell’Osservatorio Grana Padano, si è indagata la suddivisione dei pasti nella giornata ed è emerso che mediamente quasi il 15% degli uomini e il 10% delle donne non fa la prima colazione. La prima colazione è fondamentale per mantenere un livello adeguato di energia durante la giornata e il buonumore. La maggior parte degli studi pubblicati sull’argomento dimostra che le persone che fanno colazione ogni mattina hanno un maggiore livello di energia durante il giorno e il loro umore è influenzato positivamente. Lo studio ha valutato anche l’introduzione di minerali e vitamine. I minerali sono fondamentali per combattere la depressione: è stato valutato che l’intake giornaliero di ferro è mediamente di 14 mg per uomini e donne, ma i fabbisogni consigliati (circa 18 mg, soprattutto in età fertile) non vengono soddisfatti, soprattutto per le donne. Il ferro è un minerale importante per portare sangue al cervello e sembra avere una correlazione diretta con la depressione. È dimostrato, infatti, che in caso di perdite ematiche importanti si ha una ripercussione anche sull’umore: questo stato carenziale sembra responsabile della depressione post parto. Ma il ferro non è l’unico minerale che influenza l’umore, vanno considerati anche zinco e selenio, che modulano la trasmissione degli impulsi nervosi mentre la loro assenza provoca depressione. Per quanto riguarda le vitamine, dallo studio OGP non emerge una scarsa introduzione di vitamina B12 nel campione analizzato, vitamina presente negli alimenti di origine animale. Si ritiene fondamentale, tuttavia, che venga assorbita ed è quindi sempre consigliabile in presenza di depressione, valutare con il medico i dosaggi ematici di vitamina B12, folati e vitamina D. La vitamina D dovrebbe essere assicurata dalla sola esposizione al sole, ma spesso i pazienti depressi hanno un’ipovitaminosi D, dovuta forse ad una scarsa esposizione al sole e questo potrebbe spiegare perché spesso la depressione è maggiore nei periodi invernali e trae un beneficio dall’esposizione della luce. I carboidrati sono indispensabili se si vuole avere un buon umore. Sono la fonte di energia preferita dal corpo umano e aumentano i livelli di serotonina, però solo 1/3 degli intervistati utilizza alimenti integrali almeno due volte al giorno: questi ultimi sarebbero da preferire. I cereali integrali, come pane, pasta e riso integrale, sono assorbiti lentamente, mantenendo i livelli di energia e di zucchero nel sangue stabili, e stabilizzano l’umore. Gli zuccheri sono importanti e molti sono gli studi che riguardano il cioccolato. Lo studio dell’Osservatorio Grana Padano rivela che il 22% degli intervistati non utilizza mai cioccolato, mentre il 40% lo utilizza almeno una volta al giorno. Non emerge un differente utilizzo di questo prodotto nei due sessi. L’effetto positivo del cioccolato sull’umore è dimostrato in diversi studi, anche se il meccanismo non è del tutto chiaro, ma sembra dovuto alla presenza di caffeina in combinazione con un altro stimolante, la teobromina.