Il futuro della Dop veneto-trentina passa dal gioco di squadra per creare equilibrio tra domanda e offerta aprendo, contemporaneamente, nuovi mercati.
Vicenza, 15 maggio 2013 / + 18,7% di famiglie acquirenti in Italia e un significativo +15,1% di incremento dell’export (+39,7% nell’ultimo triennio). E’ un bilancio 2012 dal segno positivo quello che il presidente Roberto Gasparini ha presentato all’assemblea annuale del Consorzio di Tutela Formaggio Asiago DOP svoltasi martedì 14 maggio a Thiene (Vicenza).
Sul fronte dei consumi, a livello nazionale, l’Asiago DOP, nel 2012, prosegue e rafforza l’accelerazione del trend positivo dell’anno precedente, a conferma del crescente apprezzamento da parte dei consumatori e del buon esito delle iniziative promozionali rivolte in particolare ai giovani: è infatti aumentato del 18,7% il numero delle famiglie acquirenti, pari a 12,8 milioni (dati GFK-Eurisko), mentre l’indice di penetrazione sull’universo dei consumatori è cresciuto del doppio rispetto all’anno precedente: +10,1% contro il +5,4% del 2011, portandosi al 54,6%.
Il forte incremento del numero dei consumatori ha come contropartita un tasso ancora insufficiente di fidelizzazione degli stessi, comprovato da una flessione quantitativa dell’acquisto medio che, però, non ha impedito di chiudere l’anno con un incremento dei consumi finali pari al +1,2% sul mercato nazionale.
Rispetto ai dati di produzione dell’Asiago DOP, il 2012 vede un generalizzato aumento quantitativo, in termini percentuali, sia nel Fresco che nello Stagionato. Sono state infatti prodotte complessivamente 1.734.553 forme di Asiago Dop, con un incremento del 3,38% rispetto all’anno precedente, mentre si assiste ad una diminuzione dei prezzi medi all’origine pari a -3,4% per l’Asiago Fresco e a -0,4% per l’Asiago Stagionato.
«Se si considera il calo medio del 3% dei consumi alimentari in Italia, va evidenziato come ancora una volta l’Asiago DOP abbia sovraperformato il mercato di riferimento, e questo premia gli sforzi fatti per il miglioramento continuo della qualità.» – ha affermato all’assemblea il presidente Roberto Gasparini – «Ma è soprattutto sui mercati esteri che si giocherà la nostra partita futura: forti dell’incremento a doppia cifra dell’ultimo triennio, siamo consapevoli del fatto che solo un’adeguata diversificazione geografica degli sbocchi di mercato, insieme ad un maggiore equilibrio tra domanda e offerta, potranno continuare a garantire un’adeguata remunerazione ai nostri produttori e la stabilità sul fronte qualitativo, a tutto vantaggio dei consumatori. A questo proposito, risulta urgente dotarsi di un piano di crescita programmata, sfruttando la possibilità che di recente è stata introdotta dalla normativa comunitaria attraverso il cosiddetto Pacchetto Latte. Dalla capacità del nostro Consorzio di fare squadra e di fronteggiare eccessi e sbalzi produttivi che rischiano di danneggiare tutta la filiera, dipenderanno le prospettive future dell’Asiago DOP. »
Nell’ambito dell’assemblea sono stati quindi presentati gli ottimi risultati ottenuti nel 2012 nell’export, dove, in un quadro sostanzialmente positivo per le esportazioni dei formaggi DOP, l’Asiago ha registrato il più alto tasso di crescita: +15,1%, contro una media di +7% per i formaggi italiani, portando il dato dell’ultimo triennio a un + 39,7%. Un obiettivo che ha fatto segnare il massimo volume storico mai raggiunto dalle esportazioni, con circa 1.530 tonnellate vendute oltre confine. Un’intensa azione di promozione diretta e costante, oltre alla partecipazione alle principali fiere mondiali dell’agroalimentare, ha segnato un incremento record delle vendite negli Stati Uniti, ritornati ad essere primo mercato estero per l’Asiago Dop, con 518 tonnellate vendute e un +57% sul 2011. Importanti risultati sono stati ottenuti anche in mercati culturalmente molto attenti e sensibili alla qualità del prodotto come la Svizzera (+5,9%) e la Francia (+27%); buone infine le performance delle vendite in Germania (+2,7%) ed in Australia (+4,8%).