Brexit, duro colpo per l’Irlanda

1238

13173243_632947323534402_6286533290786779338_oAll’indomani dell’esito del referendum Michael Creed, ministro irlandese del MiPaaf, ha dichiarato: «Il risultato del referendum del Regno Unito ha la potenzialità di creare sfide significative per il settore agroalimentare irlandese e io sono profondamente consapevole delle preoccupazioni di coloro che vi sono impiegati in merito alla decisione del Regno Unito di uscire dall’UE. Il Regno Unito è di gran lunga il nostro maggiore partner commerciale nel comparto agroalimentare. L’Irlanda è anche il più rilevante sbocco delle esportazioni alimentari britanniche. Alla luce di questo e considerando che il Regno Unito è un importatore netto di prodotti alimentari, entrambi i Paesi hanno uno spiccato interesse a mantenere uno stretto rapporto commerciale agro-alimentare. Salvaguardare gli interessi del settore agroalimentare irlandese sarà centrale nell’approccio generale che sarà tenuto dal governo ini tutti i negoziati di uscita del Regno Unito dall’Unione europea.

Il mio dicastero, le sue agenzie, i nostri stakeholder stanno esaminando i potenziali impatti dell’uscita del Regno Unito, enfatizzando le aree in cui possono sorgere i maggiori rischi e su cui occorrerà concentrarsi quando i negoziati cominceranno, anche se il trattato UE prevede un periodo di 2 anni per la negoziazione degli accordi di uscita e nel frattempo dovranno essere applicati gli accordi esistenti.

Pur non sottovalutando il compito che ci aspetta, confido che il mio dicastero e le nostre agenzie siano ben preparati ad affrontare sfide quali: fluttuazioni valutarie, tariffe del commercio, bilancio dell’Unione europea, regolamenti e norme, controlli doganali e certificazioni. Naturalmente, le preoccupazioni più immediate per chi esporta prodotti agroalimentari risiedono nei tassi di cambio.

Nel quadro generale di emergenza, ho istituito un’unità dedicata nel mio dicastero per lavorare su questi temi e intendo convocare un comitato consultivo di stakeholder al fine di garantire un ampio scambio di informazioni sull’andamento dei negoziati. Ho anche chiesto a Bord Bia di fornire alle PMI una guida pratica per aiutarle ad affrontare le sfide di marketing di breve termine».