Si terrà il 22 luglio alle ore 14 presso il Padiglione Italia dell’Expo, la conferenza “Lombardy Dialogues: Un modello di produzione sostenibile per la filiera lattiero-casearia” organizzata dal CNR nell’ambito dell’Accordo Quadro stipulato tra Consiglio Nazionale delle Ricerche e Regione Lombardia.
L’interesse all’adozione di nuovi modelli di sviluppo sostenibile impone una rivisitazione delle modalità di produzione e di gestione che trova già ampi riscontri nell’ambito delle ricerche che verranno descritte in un contesto a chiusura circolare che parte dall’alimentazione animale e conclude con l’uso di fertilizzanti ottenuti dal riciclo dei reflui zootecnici e dagli scarti, per produrre nuovo cibo per il consumo animale. Si parlerà di variabilità alimentare e dei suoi effetti sul benessere animale e sulla qualità delle produzioni nell’ambito di una gestione degli allevamenti intensivi tale da aumentare l’efficienza alimentare e riproduttiva riducendo l’impatto ambientale e il consumo di energia. L’ambiente verrà poi anche considerato per la sua capacità di impattare su alcune combinazioni genetiche capaci di influenzare il livello di resistenza alle malattie prima fra tutte la mastite bovina i cui agenti eziologici e le loro varianti più virulente vengono individuati attraverso innovativi sistemi diagnostici.
Tracciabilità, rispetto dei disciplinari, qualità, sicurezza e valore nutrizionale delle produzioni vengono monitorati attraverso moderne tecnologie basate su indagini molecolari, metaboliche, biochimiche e microbiologiche. In particolare, verranno presentati nuovi sistemi di monitoraggio delle materie prime presenti nei mangimi e sistemi NMR per la individuazione di frodi e per la determinazione dei tempi di stagionatura di formaggi DOP. Da un punto di vista nutrizionale verranno descritti biopeptidi funzionali capaci di influenzare positivamente il processo di mineralizzazione ossea e prevenire il diabete così come verranno proposti ceppi microbici capaci di inibire il biofilm cariogeno o di favorire la produzione di molecole a interesse salutistico in grado di migliorare le caratteristiche funzionali degli alimenti. Attenzione verrà anche prestata al tema della sicurezza connesso con l’impiego di colture selezionate nelle produzioni casearie, anche in riferimento all’ insorgenza di resistenze agli antibiotici. Gli aspetti legati alla sostenibilità delle produzioni troveranno una loro ulteriore e conclusiva applicabilità nella gestione sostenibile dei reflui zootecnici, dei residui di macellazione e dei digestati derivanti da digestione anaerobica, evidenziando gli aspetti ambientali e tecnico-scientifici. La discussione si focalizzerà sul concetto di trasformare un «problema» in una «opportunità» per l’azienda agricola con ricadute positive in termini ambientali, economici e di immagine.
La conferenza concluderà i lavori con la proposizione di nuovi criteri per la classificazione degli allevamenti e del latte prodotto che terrà in considerazione non solo l’aspetto qualitativo e nutrizionale, ma anche gli aspetti legati al benessere animale, all’impatto ambientale e all’ incrementato valore nutraceutico. Questi criteri raccolti in una tabella di valutazione delle produzioni potranno essere utilizzati per un’etichettatura di virtuosità che contribuisca a rendere gli allevatori e i consumatori più consapevoli non solo delle caratteristiche del prodotto latte, ma dell’intera filiera di produzione.
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