Crescita costante per i formaggi senza lattosio

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Secondo un recente report Ismea sugli acquisti domestici, nel 2024 è risultata in lieve flessione la spesa per il comparto dei prodotti lattiero-caseari delattosati (-0,5%), all’interno del quale si riscontrano prezzi medi in ridimensionamento per molti prodotti.

L’appeal dei delattosati

Partendo da alcuni dati generali in base alle analisi di Osservatorio Immagino GS1 Italy nell’anno terminante a giugno 2024, il grande universo delle proposte per intolleranti è quello che riunisce i prodotti privi di alcune componenti come il lattosio e il latte.

Il claim “senza lattosio” è il secondo per importanza sia in termini di referenze (2.713 referenze, pari al 3,2% del totale food rilevato) che di fatturato (oltre 1,9 miliardi di euro). Nell’anno mobile rilevato ha continuato a crescere a valore (+2,1%) e ha saputo mantenere stabili i volumi (+0,7%), grazie anche al sostegno di una domanda in espansione.

Formaggi extraduri, formaggi da tavola interi/pezzi, mozzarelle, latte fermentato/kefir e integratori sono state tra le categorie a maggiore crescita. Latte fresco, alternative del latte UHT e formaggi da tavola in fette sono state, invece, tra le categorie più penalizzate. Comunque, anche per questi prodotti il rientro dell’inflazione nel corso del 2024 sta favorendo un ritorno alla crescita dei volumi. Si tratta di una categoria di prodotti che godono anche di una discreta pressione promozionale, pari nel complesso al 28% delle vendite.

Salgono i formaggi senza lattosio freschi

In termine di volumi, all’interno dei formaggi senza lattosio, la mozzarella è il prodotto che vende di più con una quota di circa il 30% (e poco meno del 30% a valore, quote che sono più o meno simili a quelle di 5-6 anni fa). A seguire, i cosiddetti formaggi innovativi (spalmabili e fiocchi) con il 17,3% e crescenze-stracchini e ricotta, tipologie che insieme valgono il 16,5% dei volumi.

Tra le performance migliori a volume nella prima parte del 2024 si distinguono quelle di mozzarella (+10%), ricotta (+31%), crescenze e stracchini (+7%), spalmabili (+20%). In linea generale appartengono comunque ai formaggi freschi le tipologie che mostrano i trend più positivi.

Le geografia dei consumi dei derivati senza lattosio

Se guardiamo alla distribuzione geografica delle vendite in volume emerge il significativo peso dell’area centro+Sardegna con oltre il 29% dei volumi e con le vendite più alte rispetto alla media nazionale: posta uguale a 100 la media in Italia si ha un valore indice pari a 101 per il Nordovest, 100 per il Nordest, 130 per l’area 3 e 77 per il Sud (quest’ultima area ha registrato comunque l’incremento maggiore dei volumi per i formaggi senza lattosio). Tutti canali distributivi crescono a partire dai supermercati che totalizzano il 37% dei volumi mentre il discount arriva al 34% in volume e gli ipermercati al 21% circa.

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