DuPont Nutrition&Health ed Eurofins hanno sviluppato e validato saggi per identificare i ceppi nei test sui probiotici, aprendo la strada all’integrità di prodotto e all’accuratezza in etichettatura.
DuPont, un produttore di probiotici, utilizza regolarmente nuove tecnologie per migliorare i propri metodi di identificazione ceppi. Eurofins impiegherà i saggi di genotipizzazione PCR di DuPont per identificare i ceppi probiotici presenti nelle materie prime e nei prodotti finiti.
Una sfida per le industrie
La necessità di test ceppo-specifici è innegabile: infatti, molti studi hanno rilevato imprecisioni nell’etichettatura dei probiotici e problemi come una tassonomia errata, l’assenza di talune specie e la presenza di altre non indicate in etichetta.
«Questi risultati sottolineano la necessità di metodi affidabili per determinare la tassonomia delle popolazioni microbiche nei prodotti probiotici – ha affermato Wesley Morovic, scienziato in forza a DuPont Nutrition & Health. – Però, siccome l’identificazione dei ceppi non è mai stata richiesta, sono stati fatti pochi investimenti per supportare l’industria nel farlo. DuPont è uno dei pochi produttori che condivide i suoi metodi di identificazione genetica con i clienti e il pubblico». L’azienda ha infatti deciso di rendere disponibili le sue PCR di genotipizzazione e di lavorare con Eurofins allo sviluppo di test accurati.
«Molti produttori comprendono l’importanza del controllo delle materie prime e dell’identificazione dei prodotti finiti sia per la conformità dell’etichettatura che per la fiducia dei produttori – ha commentato Mehgan Styke, Eurofins. – Ma fino a ora, gli strumenti per un’identificazione specifica e accurata o erano inaccessibili oppure dovevano ancora essere sviluppati; un’ulteriore sfida sono poi le sfumature dei prodotti probiotici. Con i test sui ceppi di DuPont, Eurofins è diventato il primo laboratorio terzo a permettere l’identificazione a livello di ceppo».
