Effettto lockdown: vendite record e calo delle giacenze per il Grana Padano

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Il consorzio di tutela del Grana Padano ha appena diffuso alcuni dati relativi ai primi mesi del 2020. A marzo vi è stato un calo del 22,47% delle giacenze nei magazzini che ha compensato ampiamente la contrazione subita nella ristorazione. In quel mese, infatti, il Grana Padano Dop è stato uno dei formaggi più acquistati dalle famiglie italiane. Le 478.003 forme marchiate uscite dai magazzini a marzo ha portato nel primo trimestre del 2020 la DOP a quota 1.293.856 forme, +8,19% rispetto al 2019 e +3,22% rispetto al 2018. Al 31 marzo 2020 le giacenze di prodotto marchiato sono scese a 1.820.935 forme, 58mila in meno rispetto a quelle al 31 marzo 2019.

Si svuotano i magazzini ma attenzione alla programmazione del secondo semestre

«Un risultato raggiunto perché il nostro prodotto, soprattutto se confezionato sottovuoto, vanta – ha ricordato il direttore generale del consorzio Stefano Berni – una lunga shelf life che si presta a fare scorte, contrariamente a quanto avviene con i formaggi freschi. Nelle prime settimane di lockdown si è infatti registrata una corsa all’acquisto di prodotti che si temeva di non trovare più sullo scaffale».

«Per questo le uscite di Grana Padano marchiato dai magazzini a marzo 2020 – ha aggiunto Berni – sono state in assoluto le più alte della storia, hanno superato il record di marzo 2018 che comprendeva la Pasqua a un prezzo all’ingrosso decisamente più basso di quello di oggi. Occorrerà vedere ora che cosa è successo nelle settimane successive, ma questi risultati dimostrano che il sistema lattiero-caseario italiano è in grado di far fronte alle emergenze».

Il risultato ottenuto nel primo trimestre 2020 non dove però distrarre, come ha precisato ancora Berni dall’obiettivo del 2020: rallentare la produzione nel secondo semestre per mantenere il prezzo. I primi dati di aprile mostrano uscite in calo, a causa dell’export assai rallentato per la chiusura dei ristoranti anche fuori Italia.

Meglio grattugiato e senza crosta

L’aumento nel retail della domanda delle referenze grattugiate e senza crosta mostra un andamento molto positivo, compensando le perdite nel food service.

Da gennaio a marzo 2020 il prodotto grattugiato e senza crosta è salito dell’11,6%, arrivando al record di 436.176 forme. A marzo i volumi di Grana Padano grattugiato e senza crosta sono aumentati a doppia cifra (13,2%), per un totale di 17.616 forme in più rispetto a marzo 2019. In ascesa del 15,7% anche la quota di sfridi a testimonianza delle buone uscite del prodotto porzionato con crosta. A causa del rallentamento dell’export in aprile invece vi è stata un’inversione di tendenza per il grattuggiato e senza crosta che hanno perso l’8,8%.

Se l’andamento del primo trimestre 2020 dovesse essere confermato, a fine anno potrebbero essere “grattugiate, cubettate e sfogliate” molto più di 1,7 milioni di forme, pari a quasi il 36% della produzione totale di Grana Padano.

Nel frattempo cresce la produzione del primo trimestre

In base alle stime del consorzio di tutela a marzo 2020 la produzione di Grana Padano Dop ha registrato un progresso del 4,52% rispetto allo stesso mese del 2019, arrivando alle 526.982 forme. Il primo trimestre dell’anno si è chiuso con una crescita del 4,28% confermando un trend che era già stato osservato nei primi due mesi.