Effluenti zootecnici: nuove disposizioni in Lombardia

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Regione Lombardia ha aggiornato le disposizioni per la gestione degli effluenti zootecnici.

La delibera introduce novità relative alla copertura dei bacini di stoccaggio degli effluenti zootecnici, con l’obiettivo di prevenire le emissioni di ammoniaca nell’aria.

Ecco gli interventi mirati in ambiti specifici:

1) NUOVI IMPIANTI. Per le strutture di nuova realizzazione, le aziende con una produzione di azoto di origine zootecnica superiore a 3.000 kg/anno avranno l’obbligo di adottare coperture che assicurino una riduzione delle emissioni, pari o superiore al 60% a partire dal 1° gennaio 2027.

2) AMMODERNAMENTO DEGLI IMPIANTI ESISTENTI. Per le strutture già operative, è previsto un percorso di adeguamento graduale. Le aziende con produzione di azoto di origine zootecnica tra 3.000 e 25.000 kg/anno dovranno raggiungere un’efficienza del 60% entro il 31 dicembre 2029. Per quelle con oltre 25.000 kg/anno di azoto, l’efficienza del 60% è richiesta entro il 31 dicembre 2027.

3) DISTRIBUZIONE DEI REFLUI ZOOTECNICI. Le aziende che distribuiscono quantitativi di azoto di origine zootecnica tra 3.000 e 25.000 kg/anno devono adottare da subito pratiche o tecniche di distribuzione che garantiscano un’efficienza di riduzione delle emissioni pari o superiore al 45%. Per le aziende con oltre 25.000 kg/anno l’obiettivo da raggiungere è un’efficienza superiore al 65% dal 1° gennaio 2027.

4) PROMOZIONE DELL’INTERRAMENTO RAPIDO DI REFLUI ZOOTECNICI. La delibera disciplina, inoltre, l’interramento immediato dell’effluente dopo la distribuzione, in particolare quando si utilizzano sistemi come il piatto deviatore. La regione vieterà questo sistema dal 1° gennaio 2029.  L’obiettivo è massimizzare la ritenzione dell’azoto nel terreno, rendendolo disponibile per le colture e riducendo l’impatto ambientale.

5) TECNOLOGIE PERFORMANTI RICONOSCIUTE. La delibera riconosce, infine, l’efficacia di diverse tecniche di copertura degli stoccaggi dei reflui che hanno dimostrato di raggiungere l’obiettivo del 60% di riduzione delle emissioni di ammoniaca, in adeguamento al Codice nazionale di buone pratiche agricole. Tra queste rientrano l’impiego di materiali leggeri come l’argilla espansa, piastrelle o sfere plastiche galleggianti. 

(fonte: LNews)

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