Export formaggi Italia nel 2024: +10,7% in volume

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ISMEA ha appena pubblicato il report “Tendenze e dinamiche recenti – lattiero-caseari, luglio 2025”. Rimandando il lettore al documento completo, riportiamo i dati relativi all’export e al mercato interno.

Vendite oltre confine

Per il quinto anno consecutivo nel 2024 la bilancia commerciale settoriale è in attivo per oltre 592 milioni di euro. Crescono le esportazioni di formaggi: +10,7% in volume e +9,2% in valore rispetto al 2023. Questo colloca l’Italia al secondo posto di Paese esportatore mondiale di formaggi e latticini, dietro Germania e avanti a Paesi Bassi e Francia. Lo storico sorpasso grazie agli oltre 5,4 miliardi di euro a fronte di 658mila tonnellate di prodotto che hanno varcato i confini nazionali.

Tra i top seller esportati i freschi (+12,4% in volume e +9,5% in valore), Grana Padano e Parmigiano Reggiano (+8,7% in volume e +11,4% in valore) e grattugiati (+10,7% in volume e +12,2% in valore), così come il Gorgonzola (+4,8% in volume e +0,8% in valore).

Francia e Germania si confermano anche nel 2024 i primi due mercati UE di destinazione dei formaggi italiani, assorbendo complessivamente il 36% dei volumi esportati, entrambi in crescita rispetto all’anno precedente.

Risultati molto positivi sui due principali mercati extra UE: Regno Unito e Stati Uniti.

Nel primo trimestre 2025 le esportazioni di formaggi hanno continuato ad aumentare più in valore (+13,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) che a volume (+3,4%).

L’import

La necessità di materia prima da parte dell’industria di trasformazione e prezzi di fornitura competitivi hanno continuato a spingere le importazioni di latte in cisterna nel 2024 (+6,3% in volume). Oltre a quelle della Germania, nostro primo fornitore, sono aumentate le importazioni di latte sfuso da Slovenia (+28% in volume) e Francia (+69% in volume).

In rialzo nel 2024 anche l’import di yogurt (+14,1% in volume), burro (+8,6% in volume) e formaggi (+8,2% in volume), in particolare di freschi (+7,7% in volume) e semiduri (+4,5% in volume). Unica voce in flessione, a causa della minore domanda interna, risultano le importazioni di latte confezionato (-5,0% in volume).

Acquisti domestici

Nei primi quattro mesi del 2025 si segnala una ripresa della domanda domestica di prodotti lattiero-caseari: +7,7% della spesa rispetto al periodo gennaio-aprile 2024 a fronte di un contenuto +0,8% a volume.

Fatta eccezione per il latte in continuo declino (-3,3% in volume il fresco e -1,2% per l’uht), nei primi quattro mesi del 2025 si segnala un incremento degli acquisti domestici di yogurt (+5,4%) e formaggi (+4,1% in volume), con una ripresa per tutti i principali segmenti merceologici.

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