Fedagri fa il punto sui nuovi strumenti gestione del rischio e sul decreto legge agricoltura

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Expo_coordinamento_latteScongiurare il rischio di una diminuzione della produzione di latte e tutelare la redditività dei produttori in uno scenario che con la fine del regime delle quote rischia di far perdere competitività al nostro Paese: questo l’obiettivo che ha portato l’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari a creare un gruppo di lavoro, composto da dirigenti della cooperazione italiana e da esperti del settore, con l’obiettivo di studiare e approfondire un nuovo strumento di gestione del rischio di mercato alternativo rispetto a quello previsto nell’ambito del regolamento sullo sviluppo rurale. L’annuncio è stato fatto giovedì all’Expo di Milano, nell’ambito della riunione del Coordinamento del settore lattiero-caseario di Fedagri-Confcooperative svoltosi oggi presso la sede della Fondazione Cascina Triulza. «Siamo assolutamente convinti che insieme allo strumento comunitario già previsto dei fondi mutualistici, occorra prevedere anche un nuovo strumento di tipo privato che aiuti le imprese ad affrontare il difficile scenario post quote, reso insidioso dal rischio concreto di una volatilità dei prezzi del prezzo del latte crudo alla stalla – ha spiegato Cesare Baldrighi, presidente del settore lattiero-caseario. – Il nuovo strumento al quale stiamo lavorando come cooperazione, attraverso il supporto di ISMEA e di SMEA, è simile al meccanismo di salvaguardia dei margini introdotto nell’ultimo Farm Bill dagli Stati Uniti e prevede l’erogazione di un sostegno pubblico finalizzato a coprire parte dei costi sostenuti dai produttori che decideranno di aderire al meccanismo di salvaguardia. I nostri esperti stanno realizzando uno studio di fattibilità che consentirà di determinare il costo complessivo dell’operazione in funzione del livello di garanzia che si intende assicurare: al produttore verrebbe in pratica offerta la possibilità di sottoscrivere un’assicurazione in grado di coprire una differenza tra il prezzo del latte crudo alla stalla ed il costo per l’alimentazione: non appena il margine effettivo scenderà sotto quello di riferimento prescelto, interverrà lo strumento assicurativo». 0Durante il Coordinamento si è discusso anche del Decreto legge del 5 maggio scorso contenente misure urgenti per l’agricoltura. «Con il Decreto – ha dichiarato Baldrighi – si devono garantire le condizioni per avere in Italia un organismo interprofessionale che sia realmente rappresentativo del settore lattiero-caseario e che possa aiutare a regolamentare i rapporti nella filiera produttiva. Il dl dovrà inoltre chiudere per sempre la partita delle quote latte procedendo con l’applicazione del meccanismo della compensazione a tutti i produttori».