I dubbi di EDA sull’accordo UE-USA

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Secondo EDA (Associazione europea del settore lattiero-caseario) il nuovo accordo quadro UE-USA appena pubblicato offre un quadro più prevedibile eliminando il rischio di escalation. Per il settore – sottolinea EDA in una nota – “la stabilità nel commercio transatlantico è un risultato positivo.

Allo stesso tempo, introduce nuove e sostanziali aperture di mercato da parte dell’UE. La creazione di 20.000 tonnellate di contingenti tariffari esenti da dazi per i prodotti lattiero-caseari statunitensi è più di un gesto simbolico: rappresenta un impegno significativo per un nuovo accesso al mercato al di là delle quote OMC esistenti, riservato esclusivamente ai prodotti di origine statunitense.

Riconosciamo che questo è più di un segno di buona volontà da parte della Commissione europea. Ma solleva inevitabilmente alcune domande. Altri partner commerciali potrebbero chiedere un trattamento simile in base alle norme dell’OMC sulla non discriminazione. E l’UE e gli Stati membri dovranno valutare l’impatto a lungo termine sul loro settore lattiero-caseario. Per mettere le cose in prospettiva: nei negoziati UE-Mercosur, l’UE ha ottenuto solo 10.000 tonnellate di accesso al Mercosur per il formaggio dopo oltre due decenni di colloqui, mentre nell’accordo attuale stiamo offrendo immediatamente lo stesso volume agli esportatori statunitensi, sottolineando l’importanza di questo nuovo passo.

Da parte degli Stati Uniti, il tetto tariffario del 15% offre certezza rispetto alla minaccia di dazi più elevati. Eppure alcuni prodotti lattiero-caseari dell’UE che in precedenza entravano con aliquote inferiori potrebbero ora dover affrontare un aumento dei costi. Le esportazioni fuori quota continuano a essere soggette ad elevati dazi MFN statunitensi, il che significa che la competitività degli esportatori europei sul mercato americano rimane limitata”.

Per questo una delegazione di EDA si recherà a Washington alla fine di settembre per uno scambio di opinioni con l’industria, l’amministrazione e i legislatori statunitensi.

Per Alexander Anton, segretario generale: “Questo accordo cambia il quadro del commercio lattiero-caseario attraverso l’Atlantico. La prevedibilità è un vantaggio importante, ma il nostro settore deve affrontare sfide concrete su entrambe le sponde dell’oceano. È necessaria un’attuazione attenta che tenga conto delle condizioni di parità e riconosca gli impegni già assunti in contesti multilaterali e bilaterali”.

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