Nel corso dell’esercizio 2014, Emmi ha generato un fatturato netto di 3.404 milioni CHF, con un rialzo del 3,2% anno su anno, in linea con gli obiettivi della società. In termini organici, cioè corretti per gli effetti delle acquisizioni e del cambio, le vendite del gruppo sono aumentate del 3%. Il risultato positivo è attribuibile al rafforzamento del business internazionale e ai numeri incoraggianti della divisione Svizzera, che ha confermato la crescita organica del primo semestre. I fattori di successo sono stati Emmi Caffè Latte, Kaltbach e altri formaggi in Svizzera e all’estero, così come vari prodotti freschi. Le esportazioni di burro e latte in polvere, in risposta alla necessità di ridurre la pressione derivante dagli elevati volumi di latte, hanno richiesto notevoli incrementi nei segmenti dei prodotti lattiero-caseari e polveri/concentrati nel primo semestre dell’anno. Corretta sulla base di queste esportazioni non strategiche, la crescita organica del gruppo è stata del 2,5%, in linea con la previsione a medio termine di Emmi del 2%-3%.
Nella divisione Europa, le vendite sono cresciute dell’8,3% attestandosi a 508,8 milioni CHF. Corrette per gli effetti di acquisizioni e del cambio, le vendite sono rimaste stabili. L’effetto acquisizione è attribuibile all’acquisto di Rachelli (con effetto dal 1 ° agosto 2013), all’aumento della partecipazione in Gläserne Molkerei (con decorrenza dal 1° ottobre 2014) e alla vendita di Trentinalatte (dal 31 ottobre 2014). Nel segmento freschi, i dessert delle italiane A-27 (marchio Bontà Divina) e Rachelli e Emmi Caffè Latte hanno registrato una crescita significativa, al contrario delle vendite di yogurt in Italia che sono diminuite. Nel settore formaggi, le vendite delle AOP sono calate, mentre quelle di specialità come Kaltbach e Der Scharfe Maxx sono in aumento in numerosi mercati. Nel 2014 la divisione Europa ha realizzato il 15% delle vendite del gruppo (nel 2013 erano il 14%).
Prospettive
Come altre aziende svizzere che esportano, Emmi risente negativamente della forza del franco svizzero. Per affrontare il problema Emmi ha messo in campo una serie di misure quali: un aumento di prezzo per i prodotti esportati; ulteriori programmi di efficienza impiantistica; riduzione dei prezzi del latte destinato alla trasformazione per prodotti esportati; trattative sui prezzi con i fornitori internazionali. Emmi è tuttavia consapevole che gli effetti valutari avranno un impatto negativo sulle sue performance di vendita e si attende un utile netto per il 2015 a medio termine compreso tra il 2,5% e il 3,5%.