Linde Italia adotta la giornata solidale retribuita

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Il volontariato aziendale retribuito rappresenta un modello virtuoso di responsabilità sociale d’impresa, che genera valore sia per le aziende che per le comunità in cui operano. La possibilità per i dipendenti di dedicarsi ad attività di volontariato durante l’orario di lavoro, mantenendo la normale retribuzione, costituisce un importante riconoscimento del valore dell’impegno sociale.

Partendo da questi presupposti, la filiale italiana di Linde Plc – gruppo attivo nel settore dei gas industriali e dell’ingegneria – ha annunciato che ogni dipendente potrà svolgere attività di volontariato per un giorno intero, durante la settimana lavorativa, percependo la regolare retribuzione.

Questo rappresenta un salto di livello: infatti, già da tempo l’azienda ha avviato esperienze di volontariato d’impresa, che le sono valse, tra l’altro, un riconoscimento da Opera Cardinal Ferrari.

Già definite le prime attività, che partono a Milano proprio con Opera Cardinal Ferrari Onlus e a Roma con Caritas.

Le tappe del volontariato retribuito in Linde Italia

“L’implementazione di programmi di volontariato aziendale – spiegano in Linde – richiede un percorso strutturato. In fase preliminare, è essenziale stabilire contatti con le realtà di volontariato presenti sul territorio. Il coinvolgimento attivo dei dipendenti rappresenta un elemento cruciale, comunicando loro sia il significato e il valore dell’iniziativa, sia gli aspetti organizzativi pratici”.

Gli aspetti retributivi

La caratteristica distintiva del volontariato aziendale rispetto ad altre forme di volontariato è proprio la componente retributiva. I dipendenti che partecipano a queste iniziative continuano a percepire il normale compenso, come se stessero svolgendo le loro regolari mansioni lavorative.

“Questo aspetto è fondamentale – conclude l’azienda – perché trasforma l’impegno sociale in un’attività integrata nella cultura aziendale, piuttosto che in un’opzione extralavorativa che richiederebbe ai dipendenti di sacrificare il proprio tempo libero.”

Il volontariato d’impresa in Italia

Pratica sempre più diffusa a livello internazionale, da alcuni anni è promossa con successo anche nel nostro Paese. Secondo la ricerca realizzata nel 2023 da Fondazione Terzjus in collaborazione con Unioncamere, il volontariato d’impresa in Italia coinvolge direttamente circa il 31% delle imprese medio-grandi (fonte 3° Rapporto dell’Osservatorio Sodalitas sulla Sostenibilità Sociale d’Impresa).

Sempre più spesso le aziende rendicontano nei Bilanci di Sostenibilità le ore che i dipendenti dedicano a queste iniziative durante l’orario di lavoro, valorizzando così il contributo e l’ingaggio delle proprie persone verso la creazione di valore per la comunità.

I numeri del volontariato

Il già citato Rapporto dell’Osservatorio Sodalitas evidenzia che il Terzo settore nel nostro Paese è in continua espansione, con un valore economico nel 2022 stimato intorno a 84 miliardi di euro. Inoltre, il censimento permanente delle istituzioni non profit di ISTAT certifica la vitalità del contesto, sia per quanto riguarda il numero di organizzazioni (+20% rispetto al 2011), sia per il numero di persone impegnate sia per il valore dei mezzi economici disponibili. Lo stesso censimento, tuttavia, evidenzia la crisi del volontariato tradizionale: -15,7% del numero dei volontari italiani tra il 2015 e il 2021.

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