
La fiducia degli italiani nei prodotti lattiero-caseari cresce. Questi i risultati della Consumer Survey condotta da Nomisma, nell’ambito delle attività di monitoraggio del progetto “Think Milk, Taste Europe, Be Smart”. L’indagine ha evidenziato una crescita di fiducia che tocca quasi 8 italiani su 10 nei confronti di latte e dei prodotti lattiero-caseari Made in EU. Tale propensione è più forte nei più giovani e aumenta con reddito e titolo di studio, con una correlazione positiva rispetto a chi ha consapevolezza degli elevati requisiti di qualità e sicurezza alimentare che li contraddistinguono.
Analizzando, invece, la conoscenza delle specifiche dei prodotti lattiero-caseari, emerge come oltre 6 italiani su 10 ne siano consapevoli. Esiste dunque una correlazione positiva tra chi si fida ma anche tra chi si informa, indice che la consapevolezza non può prescindere da una corretta informazione.
Sulle fake news legate al mondo lattiero-caseario, 2 consumatori su 3 sono oggi in grado di individuarle correttamente. Affiorano comunque ancora argomenti su cui fare chiarezza come l’eliminazione del lattosio, le bevande vegetali e il latte UHT.
“Questa indagine ci restituisce un quadro positivo che attesta l’efficacia della campagna ‘Think Milk,Taste Europe, Be Smart’ – commenta Giovanni Guarneri, presidente del settore lattiero-caseario Confcooperative Fedagripesca. È nata più di quattro anni fa proprio con l’obiettivo di sfatare falsi miti e sensibilizzare i consumatori, ma soprattutto i giovani, nei confronti dei prodotti lattiero-caseari con un’immagine contemporanea e attraverso attività esperienziali, digital e corretta informazione. Oggi, ci approcciamo ad un consumatore informato e consapevole che cerca qualità, sicurezza alimentare, benessere animale, certificazioni e tracciabilità di filiera. Ecco perché è importante lavorare di concerto con i diversi attori della filiera, con la distribuzione e con gli organi di stampa per continuare a promuovere un consumo consapevole guidato soprattutto dal valore intrinseco del prodotto stesso”.