Lactalis preoccupata dai dazi di Trump

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I dazi voluti da Trump sui prodotti agroalimentari italiani preoccupano pure un colosso come Lactalis.

Così si è espresso nel merito Mauro Frantellizzi, General Manager di Lactalis Italia Export: “Accogliamo con preoccupazione la notizia dell’introduzione di un dazio del 30% sui prodotti agroalimentari italiani da parte dell’amministrazione statunitense. Gli Stati Uniti rappresentano il primo mercato extra-UE per l’agroalimentare italiano, nonché il terzo mercato per il nostro export dopo Germania e Francia.

Il legame con il Made in Italy si è rafforzato costantemente negli ultimi anni fino a oggi: nel 2024 l’export di formaggi italiani verso gli USA ha registrato una crescita superiore al 10% sia a volume che a valore, raggiungendo un record storico.

All’aggravio annunciato da Trump si aggiunge la recente svalutazione del dollaro rispetto all’euro – parliamo del 23% rispetto allo scorso anno – che rischia di generare un costo ancora più proibitivo per il cliente finale e una conseguente drastica diminuzione delle nostre esportazioni. Con lo scenario attuale, ci aspettiamo che il calo dell’export possa essere doppio rispetto al 2019/2020 quando raggiunse il 20% per l’introduzione dei primi dazi statunitensi.

Se si sommano le nuove tariffe di Trump pari al 30% alla svalutazione del dollaro che supera il 20%, per l’agroalimentare italiano sarebbe come imporre un dazio aggiuntivo del 50%, a cui si dovrebbe anche aggiungere, per alcune tipologie di formaggio, la tassa attuale al 10%. Ciò significa che oggi un importatore americano che compra formaggi “made in Italy” potrebbe pagare un “dazio” pari a oltre il 60%”.

L’impatto sulla ristorazione

“Ma le conseguenze potrebbero essere gravi anche per i numerosi ristoranti di cucina italiana che si affidano a ingredienti autentici per offrire un’esperienza di qualità ai propri clienti – continua Frantellizzi. – Pensiamo a prodotti come il mascarpone, da sempre apprezzato soprattutto nel canale della ristorazione per la preparazione di dolci iconici come il tiramisù, o il Pecorino Romano utilizzato in tantissime preparazioni soprattutto di primi piatti italiani, che rischiano di diventare molto meno accessibili, compromettendo una relazione storica e virtuosa tra il consumatore americano e il nostro patrimonio gastronomico.

Lactalis Italia confida nel lavoro delle istituzioni italiane ed europee per tutelare il valore dell’export agroalimentare e garantire la competitività delle nostre eccellenze nel mondo ed è disponibile a offrire tutta la collaborazione possibile”.

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