Latteria Soligo approva un bilancio più che positivo

1714

Il 2013 si è chiuso con un fatturato da 65 milioni di euro (contro i 62 del 2012): traina l’export (1,2 milioni di fatturato) ma l’azienda consolida le sue posizioni anche sul mercato nazionale. Il prezzo del latte pagato ai conferitori nel 2013 è stato il più alto del decennio. Il presidente Brugnera: “Più qualità per resistere alla concorrenza del dopo quote latte”.

Assemblea soci

Un fatturato in crescita di 2,4 milioni di euro e un bilancio dove la nota distintiva restano i segni positivi: l’assemblea dei soci di Latteria Soligo, riunita il 29 marzo nella sede centrale di Soligo, ha approvato un bilancio di esercizio che rappresenta una tappa storica per l’azienda che si conferma una delle realtà lattiero casearie più importanti e più solide del Veneto. L’appuntamento è infatti coinciso con il rinnovo delle cariche sociali.

Nonostante il calo dei consumi alimentari, da una parte, e la difficile situazione della zootecnia da latte con una significativa riduzione delle stalle in Veneto, Latteria di Soligo ha molti motivi per guardare al futuro con sguardo positivo. Da un lato il trend del fatturato in costante crescita: 65 milioni di euro nel 2013 contro i 62,6 del 2012, con una quota sempre più importante riferibile al fatturato estero (1,2 milioni).

Abbiamo raggiunto importanti risultati di mandato – commenta il presidente Lorenzo Brugnerada un lato la conquista di nuovi mercati con la presenza estera, dall’altro il forte consolidamento nel Nord e Centro Italia”.

Latteria Soligo resta sicuramente una realtà con solide radici in Veneto: il report sul mercato del latte nella regione dice che il Latte Fresco Soligo si conferma per il secondo anno il brand più amato dai veneti con il 15% delle quote di mercato. E in Veneto, Soligo raggiunge quasi il 92% del suo fatturato. Tuttavia l’obiettivo del Consiglio di Amministrazione è stato quello di aprirsi a nuove frontiere. Un obiettivo che è stato conquistato: oltre alla presenza estera, Soligo ha raggiunto nel 2013 quasi il 3% di fatturato nel Nordovest (+52%), e quasi il 2% al Centro (+152%). Un risultato ottenuto anche grazie ad importanti accordi con la GDO nazionale che rappresenta il canale di vendita per il 46% del fatturato (+2%), seguita dall’HORECA (19% del fatturato, +1,5%).

Nel 2013 gli stabilimenti di Latteria Soligo hanno confezionato e trasformato in formaggi 716 mila ettolitri di latte prodotto in Veneto e Friuli Venezia Giulia (il 67,7% conferito dai soci). A dimostrazione dell’importante rapporto con la base sociale, rappresentata soprattutto dai propri allevatori, il prezzo medio per il latte conferito: nel 2013 ha raggiunto il picco massimo dell’ultimo decennio, con un prezzo medio di 0,473 euro al litro contro i 0,3946 euro al litro del 2004. Un dato che resta più alto del prezzo medio pagato in Lombardia (0,449 euro al litro nel 2013).

Trasformare il latte in “prodotti perfetti” questa la mission di Latteria Soligo fin dal suo statuto fondante firmato 130 anni fa e proprio i prodotti perfetti, ovvero la gamma di formaggi freschi e stagionati, si conferma il traino nel fatturato aziendale sfondando per la prima volta in sei anni la soglia dei 30 milioni di euro. Merito della qualità non a caso proprio nel 2013, Latteria Soligo è stato il marchio più premiato a Caseus Veneti il concorso regionale dedicato ai formaggi. E il monito del presidente Brugnera rivolto ai produttori di latte è stato rivolto proprio in questa direzione: “La qualità del latte Soligo sarà il nostro valore aggiunto, per questo siamo impegnati con progetti di ricerca e processi di innovazione. Con l’abolizione del regime delle quote latte i mercati Nord Europei torneranno a produrre latte in quantità, noi potremo resistere solo opponendo la qualità del latte alla base di formaggi di alta qualità”.

L’assemblea dei soci ha quindi approvato un utile netto di 13.430 euro contro i 10.189 del 2012.