Magazzini di stagionatura automatizzati 4.0

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Il pallettizzatore Kronos pronte per mettersi all’opera (ph Vincenzo Bruno)

Nella “culla del Grana” fra Reggio Emilia e Parma, nasce Autodop, che oggi continua a crescere proponendo soluzioni chiavi in mano.

E’ nella “culla del grana”, fra Reggio Emilia e Parma, che nasce e cresce Autodop. Nel cuore pulsante dell’Emilia Romagna, ricca di eccellenze agroalimentari e di grande storia nei settori motoristico e meccatronico, sconvolta nel 2012 dalla tragedia del terremoto, l’ingegner Paolo Casoni ha saputo creare un’azienda all’avanguardia nel campo dell’automazione. Infatti, Autodop crea soluzioni automatiche per i magazzini di maturazione dei formaggi italiani Dop, con oltre un milione di posti forma progettati e in via di costruzione.

Tecniche di magazzinaggio rinnovate

La visione dei danni causati dal sisma, soprattutto a depositi e forme di Parmigiano Reggiano e Grana Padano, suscitò nell’ingegner Casoni un forte desiderio di cambiamento e rinnovamento delle tecniche di magazzinaggio delle forme di formaggio.

L’ingegner Paolo Casoni, founder, CEO e responsabile tecnico-commerciale di Autodop, in uno scatto d’autore nella sede operativa di Montechiarugolo, Parma (ph Luigi Ottani)

Poiché il terremoto, oltre al dramma, aveva rivelato anche l’urgente necessità di modernizzare un comparto arroccato su dinamiche e sistemi ormai superati. Così nel 2015, dopo un decennio di lavoro dedicato alla realizzazione di macchine per il settore lattiero-caseario, dà alla luce Autodop. Da start-up diventata poi impresa, Autodop introduce il concetto della meccatronica che migliora ogni fase e procedura di lavorazione nei magazzini di stagionatura dei formaggi Dop. Tutto questo grazie allo studio e alla produzione di robot automatici, impianti e software tecnologicamente avanzati che consentono di creare magazzini automatizzati 4.0 completi, secondo le necessità dei clienti.

Con i quali lo staff di Autodop stabilisce un rapporto diretto di confronto e analisi della situazione, coinvolgendoli fin dall’inizio della progettazione. Nell’attività dell’azienda emiliana è fondamentale il ruolo svolto dalla sua equipe di professionisti: un team specializzato da cui nascono dispositivi ad alto contenuto tecnologico, in grado di ottimizzare la gestione dei magazzini comprese tracciabilità delle forme e logistica.

Un momento di confronto fra due progettisti Autodop (ph Luigi Ottani)

Tre tipologie di soluzioni automatiche

Autodop è tra le prime società in Italia con macchine conformi Industry 4.0 e la prima ad aver costruito impianti di stagionatura completamente automatizzati in quest’ottica. Un esempio è il magazzino Zanetti a Castelbelforte, in provincia di Mantova, uno spazio con un sistema che utilizza tre navette automatiche per il trasporto delle forme di formaggio, stoccate in un modulo di carico (minirack) da 32 unità ciascuno. Una soluzione che ha permesso lo stoccaggio di 180.000 forme in uno stabilimento che ne consentiva la metà. Autodop si distingue anche per aver depositato sei brevetti in soli cinque anni e per altre due tipologie di soluzioni automatiche. Una consente la totale automazione dei magazzini tramite l’uso di trasloelevatori dedicati, con la movimentazione e la spazzolatura delle singole forme con tecniche tradizionali. L’altra è pensata per ambienti con scaffalature tradizionali dove, grazie a una speciale installazione semiautomatica, le macchine Autodop permettono la piena automazione e interconnessione di ogni processo e posizione di lavoro all’interno dei magazzini. Un esempio è lo stabilimento da 350.000 forme di Colla a Fidenza, in provincia di Parma.

A tali creazioni si aggiungono una serie di innovative scalere che assicurano un’efficace integrazione fra struttura e macchinari, riducendo i rischi di danneggiamento accidentale delle forme. Si tratta di costruzioni antisismiche munite di un montante monolitico saldato, in grado di garantire stabilità e durata nel tempo, interventi minimi di manutenzione e controllo nonché maggiore precisione di lavorazione.

Macchine al servizio della tradizione

Tali macchine di nuova generazione hanno nomi che richiamano la forza e l’energia evocativa della mitologia. Del resto, i saperi antichi dell’arte della stagionatura e i disciplinari di produzione lattiero-casearia sono ben noti alla squadra di Autodop, che ne affronta le esigenze sulla base delle scoperte della meccatronica.

Caricare e scaricare le forme è più facile, con Ergon di Autodop

Ecco quindi Ergon, che carica e scarica le forme su ogni livello di scaffalatura. Priva di catenarie e ideale per i formaggi freschi, la macchina è equipaggiata di nastri motorizzati ad altezza ergonomica. Regola automaticamente l’ingresso e l’uscita delle forme in maniera semplice e sicura per l’utilizzatore.

Spazzolatrice Autodop in azione all’interno di un magazzino di stagionatura di formaggi Dop

Elettra, Maia e Alcione spazzolano e rivoltano i formaggi sulle scaffalature. Si muovono in autonomia con batterie agli ioni di litio che si caricano durante il funzionamento e ottimizzano i piazzamenti lavorando a destra o sinistra senza interventi degli operatori. Dioniso è l’ultima nata: carica-scarica di prossima presentazione che permette anche la rivoltatura delle forme in virtù di un particolare congegno che è una novità.

Il pallettizzatore Kronos riempie e svuota i bancali di formaggio in modo automatico, agevolando le movimentazioni di magazzino

Abbinabile a Ergon e Dioniso è il pallettizzatore Kronos, che riempie e svuota in automatico i bancali di formaggio. Veloce ed efficiente, rende agevoli le movimentazioni di magazzino e riduce gli sforzi per l’operatore. Questi macchinari possono essere corredati di: software WMS (Warehouse Management System), che consente la supervisione in tempo reale del magazzino e dei cicli di stagionatura; interfaccia grafica touch screen e apparati di connessione wi-fi. Dotazioni che ne rendono intuitivo l’uso, consentendo al team di Autodop di fornire l’assistenza da remoto per risolvere qualsiasi problema.

Referenze e risultati in evidenza

Fin dall’inizio, le installazioni e le novità Autodop hanno riscosso un crescente interesse da parte delle maggiori realtà del settore. Perché l’aumento del grado d’automazione di un magazzino – attraverso macchine e congegni come quelli descritti – apporta effettivi vantaggi in termini di miglioramento delle performance, delle condizioni di lavoro e dei costi di gestione, diminuendo gli sforzi e i rischi per gli operatori dovuti alla movimentazione manuale delle forme. L’impresa emiliana ha organizzato fin dal suo avvio una rete di partner specializzati su tutto il territorio nazionale, stringendo collaborazioni qualificate e utilizzando le più aggiornate tecnologie di progettazione, comunicazione e trasmissione dei dati. Nel giro di pochi anni Autodop ha saputo conquistare la fiducia di molti addetti e molte commesse: oltre 9 milioni di euro di ordinativi solo per il 2021 per realizzare strutture e spazi sia di ampie dimensioni sia di piccola entità. Tutto questo dalla piccola frazione di Basilicagoiano, nel comune parmense di Montechiarugolo, dove Autodop ha trovato casa dal 2018 in un’attrezzata sede operativa. Un’azienda che è espressione di una terra ingegnosa, laboriosa e fiera che, nonostante l’attuale pandemia, prosegue a guardare al domani in modo costruttivo e con fiducia: la stessa con la quale, in passato, ha saputo dar vita a nuovi orizzonti.