Parmigiano Reggiano: sentenza favorevole pure a Singapore

311

 

Dopo la vittoria in Colombia, il Consorzio del Parmigiano Reggiano festeggia un’altra sentenza favorevole. Il Giudice dell’Alta Corte di Singapore ha infatti respinto il ricorso di Fonterra Brands (filiale interamente controllata dalla neozelandese Fonterra Co-operative Group Limited). In seguito alla registrazione nel Paese del nome Parmigiano Reggiano come Indicazione Geografica, Fonterra ha presentato un’istanza per richiedere di non considerare il termine “Parmesan” una traduzione del nome della DOP.

E poter così commercializzare senza contestazioni a Singapore il suo Parmesan “Perfect Italiano”, un formaggio che adotta i colori del Tricolore italiano sulla sua confezione benché prodotto in Nuova Zelanda e/o Australia.

Il consorzio si è subitaneamente opposto, ottenendo una decisione favorevole dall’ufficio IPOS (Intellectual Property Office of Singapore). L’Alta Corte di Singapore ha rigettato l’appello di Fonterra Brands: il giudice ha stabilito che “Parmesan” va considerato una traduzione di “Parmigiano Reggiano”, come dimostrato dal consorzio.

Impegno costante a difesa della denominazione

«A Singapore, il Consorzio ha riportato un’altra importante vittoria nella sua lotta globale contro l’uso illegittimo del termine Parmesan, a un anno da quella conseguita in Ecuador e a pochi giorni dal caso della Colombia», ha dichiarato Nicola Bertinelli, presidente del consorzio.

«La decisione della dell’Alta Corte di Singapore rappresenta un risultato importante per il sistema delle Indicazioni Geografiche nel Sudest Asiatico, poiché ribadisce l’importanza fondamentale del legame tra prodotto, territorio e Denominazione di Origine.

Stiamo portando avanti una battaglia per costruire una strategia più ampia a livello globale, che vada a beneficio non solo della DOP Parmigiano Reggiano, ma di tutte le Indicazioni Geografiche; è una lotta che non terminerà a breve e che richiederà coraggio e dedizione, ma non per questo smetteremo di affrontarla».