Pecorino romano, Asiago e speck uniti per una migliore tutela

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Il Consorzio del Pecorino romano si allea con il formaggio Asiago Dop e lo Speck Igp per rafforzare la sua presenza e allo stesso tempo tutelarsi meglio nei mercati strategici di Stati Uniti e Canada attraverso percorsi di formazione, promozione e comunicazione. Si chiama “Propaseu” ed è il progetto triennale, finanziato dalla Commissione europea con 2,4 milioni di euro, che punta anche a valorizzare il legame del formaggio ovino Dop sardo nel suo territorio d’origine potenziando al contempo la riconoscibilità dei tratti distintivi propri del Pecorino romano nei mercati esteri.

E proprio quest’ultimo rappresenta uno degli aspetti che hanno spinto il consorzio di tutela del Pecorino romano a partecipare al bando unitario dell’Unione europea. «Riteniamo molto importante rafforzare la tutela del prodotto nel nord America – spiega al notiziario Chartabianca il presidente del Consorzio del Pecorino romano, Salvatore Palitta – ma questo non vuol dire solo fare promozione ma anche pretendere dagli operatori americani il rilascio delle dichiarazioni di riconoscimento della Dop come prodotto di origine protetta europea, cosa che ancora non era scontata». Da qui la scelta dell’unione con gli altri due consorzi italiani: Speck Igp e Asiago Dop. «Abbiamo scelto la collaborazione con Asiago e Speck perchĂ© questi progetti premiano l’abbinamento con prodotti di diverse regioni attraverso un connubio che crea delle connessioni tra le specialitĂ  e, in questo caso, sono quelle di pecora, vacca e delle carni – spiega Palitta – sono tre tipologie di prodotto che hanno segmenti di mercato diversi ma che in sinergia possono rafforzarsi sui mercati».
La prima annualitĂ  e la fase di preparazione del progetto sono appena partite anche se le prime uscite promozionali nei punti vendita nordamericani sono previste a fine novembre. «Riteniamo che questo progetto, quello che ha ottenuto il budget piĂą elevato tra tutti quelli presentati, avrĂ  un impatto importante: vorremmo poter aumentare i volumi mercantili consolidando la crescita a numeri e valori nettamente superiori rispetto al recente passato, in particolare su mercati molto importanti per noi come quelli del Nord America. Qui il nostro prodotto è in espansione e per questo vogliamo consolidare questa spinta soprattutto in un momento favorevole vista la risalita dei prezzi – conclude Palitta – oggi i mercuriali battono 7 euro al chilo e questo vuol dire che c’è stata una notevole crescita rispetto ai minimi».