L’elvetica Emmi ha registrato una buona crescita organica su larga scala del 4,4% nel primo semestre del 2025, trainata da un andamento positivo dei volumi. La dinamica di crescita sostenuta riflette la coerente implementazione della strategia, la forte capacità innovativa e l’adattabilità imprenditoriale. Il fatturato del gruppo è aumentato del 12,7%, raggiungendo 2.272,4 milioni CHF. Oltre alla buona crescita organica, hanno contribuito al risultato (incidenza pari all’11,8%) anche le acquisizioni, in particolare quella del gruppo Mademoiselle Desserts rilevato nell’ottobre 2024. Gli effetti valutari negativi, pari al 3,5%, hanno pesato sull’andamento delle vendite. Queste ultime hanno registrato un andamento particolarmente positivo in Brasile, Cile e Messico e nelle nicchie strategiche del caffè pronto da bere con Emmi Caffè Latte e dei dessert premium.
Altri dati
L’EBITDA è aumentato a 223,1 milioni CHF e l’EBIT a 145,4 milioni CHF. Anche il gruppo Mademoiselle Desserts ha contribuito a questo risultato, con il business dei dessert che ha contribuito maggiormente agli utili nella seconda metà dell’anno a causa di fattori stagionali. Il margine EBITDA è rimasto stabile al 9,8% rispetto all’anno precedente, nonostante la pressione sui costi e i notevoli effetti negativi sui cambi dovuti al forte apprezzamento del franco svizzero, che hanno avuto un impatto significativo su utili e margini a tutti i livelli. Il margine EBIT si è attestato al 6,4%.
Crescita organica in tutte le divisioni: Svizzera +0,9%, Americhe +8,3%, Europa +2,2%.
Utile 97,2 milioni CHF (anno precedente: CHF 104,4 milioni), margine di profitto 4,3% (anno precedente: 5,2%).
Sostenibilità: progressi negli imballaggi riciclabili; rinnovo della certificazione B Corp per Mademoiselle Desserts.
Prospettive per l’intero anno. 2025: confermate le previsioni sugli utili con un leggero aumento del 2,0-3,0% della crescita organica delle vendite del Gruppo (in precedenza: 1,5-2,5%), EBIT tra 330 e 350 milioni di CHF e un margine di utile netto tra il 4,8 e il 5,3% (entrambi invariati), previsioni invariate a medio termine.
