Qualivita pubblica il 1° Rapporto Turismo DOP

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In collaborazione con Origin Italia e con il supporto del Masaf, Fondazione Qualivita ha presentato il 1° Rapporto Turismo DOP.

Un modello turistico identitario

Il Turismo DOP rappresenta una nuova frontiera del turismo enogastronomico. Fenomeno sempre più diffuso in Italia, non è solo un insieme di iniziative “a tema”. Rappresenta un sistema integrato di accoglienza costruito attorno alle filiere DOP e IGP, con la regia dei consorzi di tutela, in linea con il reg. UE 2024/1143 che assegna loro anche la competenza “dello sviluppo di servizi turistici nella pertinente zona geografica”.

Il 1° Rapporto Turismo DOP

Basato su indagini dirette e sull’esame di fonti istituzionali, il 1° Rapporto sul Turismo DOP offre un’analisi aggiornata e organica del turismo legato alle Indicazioni Geografiche in Italia. Con 585 attività – promosse da 361 consorzi di tutela e che coinvolgono 597 prodotti DOP/IGP –, 87 normative di riferimento, oltre a una selezione dei principali studi scientifici e dati di settore, il report delinea un quadro completo del fenomeno a livello nazionale e locale.

I 235 eventi registrati nel 2024 si confermano l’ambito più dinamico del turismo DOP, con iniziative consolidate come Caseifici Aperti, insieme a nuove proposte come festival culturali ed eventi sportivi. Si aggiungono 188 Infrastrutture permanenti, fondamentali per offrire esperienze immersive e durature legate ai prodotti IG: Strade del vino e dei sapori — riconosciute dalle Regioni — musei del cibo, spazi didattici e patrimoni culturali fruibili.

 Il report mappa anche 130 elementi di valorizzazione, riconoscimenti ufficiali delle zone di origine dei prodotti DOP e IGP: patrimoni Unesco, paesaggi rurali storici riconosciuti dal Masaf, parchi regionali e nazionali gestiti dal ministero dell’Ambiente. Completano il quadro delle attività le 32 azioni specifiche di In-formazione, tra convegni, pubblicazioni, attività formative e di comunicazione.

I casi di studio

Il rapporto contiene inoltre l’analisi di 41 case history di attività considerate un modello nel proprio ambito. Tra di esse le esperienze di consorzi come quelli del Parmigiano Reggiano, Roccaverano, Grana Padano, Mozzarella di Bufala Campana, Asiago.

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