Spreco alimentare: la proposta della Commissione UE per limitarlo

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Lo spreco alimentare ha un enorme impatto economico, sociale e ambientale. Ogni anno gli europei producono quasi 59 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari (131 kg/abitante), con una perdita stimata di 132 miliardi di euro.

Si spreca circa il 10% del cibo fornito a negozi, ristoranti, servizi di ristorazione (per es. mense scolastiche e aziendali, ospedali, ecc.) e famiglie. Allo stesso tempo, circa 32,6 milioni di persone non possono permettersi un pasto di qualità ogni due giorni (Eurostat, 2021).

Lo spreco alimentare ha un enorme impatto ambientale: vale 252 milioni di tonnellate di CO2 equivalente o circa il 16% delle emissioni totali di gas a effetto serra prodotte dalla filiera alimentare UE.

Il piano della Commissione

L’UE si impegna a raggiungere l’obiettivo 12.3 dell’Agenda 2030 dell’ONU di dimezzare lo spreco alimentare pro capite a livello di vendita al dettaglio e al consumo entro il 2030 e ridurre le perdite alimentari lungo la filiera produttiva.

Per accelerare i progressi dell’UE verso questo obiettivo, la Commissione propone che, entro il 2030, gli Stati membri riducano gli sprechi alimentari del 10% a livello di trasformazione e produzione, e del 30% (pro capite) congiuntamente al dettaglio e al consumo (ristoranti, servizi di ristorazione e ambito domestico).

Per valutare i progressi la Commissione propone di usare i risultati del primo monitoraggio UE sui livelli di spreco alimentare effettuato nel 2020.

Entro la fine del 2027 ci sarà un riesame formale dei progressi compiuti dagli Stati membri e si potrà correggere la rotta se del caso.

La proposta della Commissione passerà ora al vaglio del Parlamento e del Consiglio con procedura ordinaria.

La reazione di Too Good To Go

In qualità di sostenitore del cambiamento con la missione di ispirare e responsabilizzare tutti a combattere insieme lo spreco alimentare, Too Good To Go ha partecipato attivamente al processo di consultazione della Commissione europea che ha portato alla proposta. Pur accogliendola con favore, tuttavia, il player sostiene il passaggio da obiettivi non vincolanti a obiettivi giuridicamente vincolanti come approccio più deciso alla sfida dello spreco alimentare.

Lo spreco alimentare è una grande sfida per tutta la filiera. Sebbene il nostro mercato abbia già aiutato i partner a evitare che 239 milioni di pasti andassero sprecati, riconosciamo che molto cibo fresco lo è ancora. Per ottenere un impatto su scala, la nostra offerta deve essere continuamente rinnovata. Come abbiamo fatto alla fine del 2022 con il lancio di Box Dispensa, una soluzione che consente ai produttori di creare valore partendo dalle eccedenze alimentari, e con l’acquisizione di CodaBene, una start-up tech francese che aiuta le aziende a gestire meglio il proprio inventario” commenta Mette Lykke, CEO di Too Good To Go.