Le esportazioni agroalimentari dell’UE hanno raggiunto i 19,9 miliardi di euro a maggio, in leggero calo (-1%) rispetto al mese precedente, ma comunque spuntando un +1% rispetto a maggio 2024. Nei primi 5 mesi, le esportazioni cumulative hanno raggiunto i 99,6 miliardi di euro (+2,3 miliardi di euro cioè +2% rispetto allo scorso anno). Emerge dal report mensile della DG Agricoltura della Commissione europea.

Tra gennaio e maggio il Regno Unito si è confermato il mercato principale. Ha assorbito il 23% delle esportazioni (23 miliardi di euro), in rialzo di 964 milioni di euro (+4%), in gran parte a causa dei prezzi dei prodotti a base di cacao. Anche le esportazioni verso gli Stati Uniti hanno raggiunto i 12,7 miliardi di euro (+700 milioni di euro, +6%), grazie a prodotti a base di cacao, liquori, prodotti lattiero-caseari e vino. A seguire la Svizzera, con 5,7 miliardi di euro (+555 milioni di euro, +11%), ancora una volta trainata dai prezzi del cacao.
Le esportazioni verso la Cina hanno perso 619 milioni di euro (-11%), soprattutto a causa del tracollo a volume dei cereali.
Per quanto concerne le singole commodity, le esportazioni lattiero-casearie sono aumentate di 574 milioni di euro (+7%) nonostante i volumi inferiori.
Import
Le importazioni agroalimentari UE hanno raggiunto i 17 miliardi di euro a maggio, segnando +4% rispetto al mese precedente e +15% su base annua. Tra gennaio e maggio, le importazioni totali si sono attestate a 81,5 miliardi di euro, in rialzo di 11,5 miliardi di euro (+16%) rispetto al 2024.
Tra gennaio e maggio il Brasile si è confermato il principale fornitore, con 7,5 miliardi di euro (+591 milioni di euro, +9%), dovuto principalmente all’aumento dei prezzi del caffè. Le importazioni dal Regno Unito hanno raggiunto i 6,5 miliardi di euro (+336 milioni di euro, +5%), mentre quelle dagli Stati Uniti i 5,9 miliardi di euro (+878 milioni di euro, +17%), grazie a mais, frutta secca e liquori.
Gli incrementi maggiori su base annua sono stati registrati dalla Costa d’Avorio (+1,8 miliardi di euro, +68%, principalmente nel cacao), dal Canada (+933 milioni di euro, +93%, principalmente in cereali e colza), dalla Cina (+868 milioni di euro, +24%, principalmente in beni non commestibili) e dall’Australia (+790 milioni di euro, +111%, principalmente in colza, sebbene ancora al di sotto dei livelli del 2023). Al contrario, le importazioni dall’Ucraina sono diminuite di 687 milioni di euro (-12%) e quelle dalla Russia sono crollate di 480 milioni di euro (-74%).
I prezzi elevati delle principali materie prime hanno continuato a spingere al rialzo i valori delle importazioni. Caffè, tè, cacao e spezie sono aumentati di 6,9 miliardi di euro (+62%), mentre frutta e noci hanno aggiunto 1,8 miliardi di euro (+18%) e zucchero e isoglucosio 347 milioni di euro (-39%).

Fonte: EC (2025), Monitoring EU agri-food trade. European Commission, DG Agriculture and Rural Development, Brussels.