Un’alleanza contro lo spreco alimentare

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-L’85% degli italiani si dichiara disposto ad acquistare prodotti prossimi alla scadenza.

-Il 78% degli Italiani (8 su10) ritiene importante che le imprese adottino politiche antispreco. Un invito alle aziende a condividere la loro posizione sul tema e a farne un elemento premiante della propria reputazione.

Lo rivela lo studio Ipsos dedicato allo spreco alimentare, presentato in occasione del convegno di Pane Quotidiano ETS con Ipsos e STEF al recente salone TUTTOFOOD di Milano.

Pane Quotidiano ETS – associazione in prima linea da oltre un secolo nella lotta alla povertà e nel contrasto allo spreco alimentare grazie al recupero delle risorse alimentari – ha puntato nuovamente i riflettori sul tema. E lo ha fatto coinvolgendo l’istituto di ricerca internazionale IPSOS e con il supporto di Stef, specialista nella logistica e trasporto agroalimentare a temperatura controllata.

La povertà alimentare sta assumendo carattere emergenziale

Come spiega  Luigi Rossi, vicepresidente Pane Quotidiano ETS: “Nel corso dell’ultimo anno i numeri sono molto aumentati. Quest’anno supereremo circa un milione e mezzo di razioni di cibo distribuite, 3.200 tonnellate di alimenti e 4.500 persone circa che tutti i giorni vengono nei nostri due centri di Milano”. E prosegue: “Si tratta di numeri allarmanti anche dal punto di vista dell’impatto sociale. Numeri che evidenziano l’importanza di poter contare su un recupero strutturato delle eccedenze alimentari lungo la filiera. Il nostro punto di forza come Pane Quotidiano sta proprio nel rappresentare un interlocutore strutturato e affidabile per le aziende che scelgono di mettere in atto un concreto efficientamento della catena del valore. Scelta che si traduce in benefit reputazionali e di ESG”.

I numeri

Lo scenario sul tema lo tratteggia lo studio di Ipsos. Oltre a presentare i numeri dello spreco alimentare a livello consumer, l’istituto offre un’analisi comparata della percezione del problema da parte dei consumatori in Italia e negli altri Paesi europei. E proprio i consumatori indicano il ruolo fondamentale delle aziende nel processo e il loro coinvolgimento. “Attraverso l’alleanza tra consumatore e impresa si può combattere lo spreco alimentare. All’impresa e alla distribuzione il consumatore chiede maggiori informazioni sull’impatto ambientale (82%) ed economico (87%) dello spreco. Sebbene l’85% degli italiani si dichiari disposto ad acquistare prodotti prossimi alla scadenza, otto italiani su dieci, ovvero il 78%, ritiene importante che le imprese adottino politiche antispreco. Un invito alle aziende a condividere la loro posizione sul tema e a farne un elemento premiante della propria reputazione” commenta Chiara Ferrari, Lead Public Affairs di Ipsos.

Il ruolo della logistica

Un contributo importante in termini di dati e attuazione di processi virtuosi arriva da STEF, da tempo in prima linea a fianco di Pane Quotidiano nel sensibilizzare le aziende della filiera al recupero delle eccedenze.

Come afferma Simona Barbieri, direttrice marketing e commerciale di STEF Italia, “Noi seguiamo il prodotto agroalimentare dall’inizio alla fine, da chi lo produce a chi lo trasforma e lo distribuisce. Il fresco, in Italia è composto da 6 milioni di tonnellate. Noi ne gestiamo per il retail 1 milione e mezzo e lo 0,5% è la percentuale di prodotto che non viene consumato. Dunque, dobbiamo farlo bene non solo per soddisfare i nostri clienti, ma anche per avere un impatto di sostenibilità ambientale che funzioni sempre meglio.”

Marta Cominelli, marketing & communication project manager STEF che ha dato vita tre anni fa alla collaborazione con Pane Quotidiano racconta:” Abbiamo coinvolto le persone delle aziende clienti per svolgere con noi un’attività di CSR al fianco dei volontari di Pane Quotidiano: la distribuzione concreta delle eccedenze alimentari donate dall’industria a tutte le persone che ne hanno bisogno e che ogni mattina si mettono in fila presso le sedi dell’associazione. Abbiamo accorciato le distanze coinvolgendo direttamente le persone: persone per le persone. E questo ha generato un circolo virtuoso. Il feedback ricevuto è stato importante. Tante aziende hanno deciso di donare o incrementare le donazioni o di gestire meglio il prodotto che poteva essere donato collaborando con una struttura tanto affidabile, trasparente e certificata come Pane Quotidiano”.

Alcune best practice del lattiero-caseario

Come racconta Fabio Mazzucchelli, direttore supply chain Lactalis divisione formaggio e carne: “Oggi donare il cibo è molto più economico per un’azienda che gestire un’eccedenza, perché si risparmiano i costi di smaltimento e si ottengono benefici fiscali. Lavoriamo in maniera strutturata con diverse organizzazioni prima tra tutte Pane Quotidiano. Noi oggi abbiamo certificato più di una ventina di onlus soprattutto nazionali. E siamo molto rigorosi perché andiamo a controllare che venga rispettata la catena di freddo, che ci siano i magazzini, che ci sia una flotta di logistica; quindi, che ci siano tutte quelle caratteristiche che ci tutelino. Realtà come Pane Quotidiano rappresentano una garanzia per chi volesse affacciarsi a questo mondo e rendicontare queste attività nel proprio bilancio di sostenibilità. Se qualche azienda fosse interessata ma non avesse la forza e le risorse per attuare autonomamente un percorso di certificazione può avvalersi dei nostri elenchi di associazioni certificate (EO, UCCA).”

Miriam Finocchiaro, responsabile comunicazione e sostenibilità Gruppo Granarolo, commenta: “Da 30 anni collaboriamo con Pane Quotidiano e oggi doniamo circa 80 referenze prodotto. Come queste attività si traducano in termini ESG è molto evidente. Ogni dato viene riparametrato in termini ambientali e restituito all’interno del bilancio di sostenibilità che redigiamo ogni anno. Quella che sembra una banale donazione in realtà ha alle spalle aspetti di programmazione. Siamo disponibili a condividere informazioni relative ai vantaggi che possono derivare alle aziende da questo tipo di attività”.

Per aderire alla campagna di Food Raising di Pane Quotidiano

e divenire Partner Donatore della onlus:

scrivere a eccedenze@panequotidiano.eu

o chiamare il numero: 02-58310493

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