2018 non soddisfacente per Tine

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Anche nel 2018 è proseguito il calo a volume nelle macrocategorie latte, yogurt e panna mentre l’utile operativo ha raggiunto i 1.537 milioni di NOK, risultato identico a quello del 2017. Ciò a causa di diversi fattori fra cui l’aumento dei prezzi di energia e carburanti, la svalutazione delle immobilizzazioni, l’elevata produzione di latte, la riduzione del sostegno all’esportazione e la debolezza della corona norvegese. Nel 2018, le vendite hanno raggiunto 22.564 milioni NOK, in rialzo del 2,1% anno su anno. Nello stesso periodo, invece, le attività norvegesi hanno registrato una crescita a valore ma non a volume. Le vendite di gelato hanno invece avuto un buon sviluppo così come quelle estere di Jarlsberg®.

Razionalizzare anche nel 2019

Tine sta cercato di conseguire miglioramenti in ambito sia operativo sia organizzativo: per esempio lo scorso anno sono stati ottenuti risparmi operativi per circa 190-200 milioni di corone. Ma secondo un rapporto Tine potrebbe ridurre significativamente i costi annuali raggruppando la produzione di formaggi bianchi e di specialità in taluni stabilimenti. Il cda ha pertanto chiesto di verificare la possibilità di una ristrutturazione più celere dello stabilimento di Elnesvågen in cui si consideri lo sfruttamento massimo delle linee esistenti. Questo anche per assicurare una maggiore flessibilità durante l’avviamento del nuovo sito in costruzione in Irlanda. Alla luce di questo il cda verificherà la futura operatività degli stabilimenti di Ørsta e Verdal, attualmente attivi nella produzione di Edamer, formaggio di capra e Gräddost. La scelta del cda è attesa prima dell’estate e dovrebbe basarsi non solo su criteri economici ma anche su sostenibilità, capacità di consegna e flessibilità per l’innovazione e nuove produzioni.