Proposto piano straordinario UE di sostegno

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La Commissione UE ha proposto altre misure eccezionali per sostenere ulteriormente i mercati agricoli e alimentari più colpiti dalla pandemia in corso.

Il pacchetto comprende misure per l’aiuto all’ammasso privato (PSA) nei comparti lattiero-caseario e della carne, il via libera a misure di auto-organizzazione del mercato da parte degli operatori di settori duramente colpiti e di flessibilità nei settori dell’ortofrutta e del vino nonché altri programmi di sostegno al mercato.

Le misure eccezionali

Aiuti all’ammasso privato: la Commissione propone di concedere aiuti all’ammasso privato per i prodotti lattiero-caseari (latte scremato in polvere, burro, formaggio) e per la carne (carne bovina, ovina e caprina). Questo regime consentirà il ritiro temporaneo dei prodotti dal mercato per un periodo minimo di 2-3 mesi e un periodo massimo di 5-6 mesi. La misura porterà a un calo dell’offerta e a un riequilibrio del mercato a lungo termine.

Flessibilità per i programmi di sostegno al mercato: la Commissione introdurrà una certa flessibilità nell’attuazione dei programmi di sostegno al mercato per il vino, l’ortofrutta, l’olio d’oliva, l’apicoltura e il programma scolastico dell’UE (latte, frutta e verdura nelle scuole). Ciò consentirà di riorientare le priorità di finanziamento verso misure di gestione delle crisi per tutti i settori.

Deroga eccezionale alle regole di concorrenza dell’UE: applicabile ai settori del latte, dei fiori e delle patate, la Commissione autorizzerà la deroga ad alcune regole di concorrenza ai sensi dell’articolo 222 del regolamento OCM, che consente agli operatori di adottare misure di auto-organizzazione del mercato. Concretamente, questi settori potranno adottare collettivamente misure di stabilizzazione del mercato. Per esempio, il settore lattiero potrà pianificare collettivamente la produzione di latte e sarà inoltre consentito lo stoccaggio da parte di operatori privati. Tali accordi e decisioni saranno validi solo per un periodo massimo di sei mesi. L’andamento dei prezzi al consumo sarà monitorato attentamente per evitare effetti negativi.

La Commissione proporrà lo schema ai singoli Stati membri celermente per permetterne l’aggiustamento e l’adozione finale entro fine aprile.