Agroalimentare, il regalo delle festività di fine anno

1135

INGREYPC0254La scelta di un menu italiano per i pranzi ed i cenoni delle feste, ma anche quella del regalo enogastronomico veramente made in Italy da mettere sotto l’albero, salva circa trentamila posti di lavoro. È quanto emerge dall’analisi Coldiretti “Il Natale sulle tavole degli italiani”, presentata all’Assemblea Nazionale, dalla quale si evidenzia che dalle scelte di Natale degli italiani dipendono anche i posti di lavoro di una parte consistente dell’economia Made in Italy, condizionando addirittura l’esistenza di interi comparti, dal pandoro al panettone, dai cotechini alle lenticchie, dalle stelle di Natale fino, in parte, agli spumanti. Dal low cost al lusso, dal tradizionale all’innovativo, dal solidale al sostenibile sono molte – sottolinea la Coldiretti – le opportunità offerte dall’agricoltura italiana per caratterizzare la tavola, distinguersi nei regali e aiutare l’economia, il lavoro e l’ambiente del proprio Paese in un difficile momento di crisi. Una tendenza condivisa – precisa la Coldiretti – da quattro italiani su dieci (il 39%) che acquisteranno quest’anno prodotti alimentari confezionati anche nei tradizionali cesti dove i prodotti più gettonati sono lo spumante (66%), i dolci (62%), la frutta secca (57%), i salumi (55%), le lenticchie (51%) e l’olio extravergine (48%), senza dimenticare i formaggi. Dall’indagine Coldiretti è emerso inoltre che per la prima volta dall’inizio della crisi l’agroalimentare sorpassa i regali e diventa la voce più pesante del budget che le famiglie italiane destinano alle feste di fine anno, con una spesa complessiva per imbandire le tavole del Natale e del Capodanno di  4,1 miliardi di euro. Infatti, la quota della spesa per il cibo risulta pari al 35% del budget rispetto a quella per i regali che si ferma al 25%. Un terzo della spesa di Natale è destinata a pranzi, cenoni e regali con un aumento del 10 per cento rispetto allo scorso per l’effetto congiunto della crisi che porta a ridimensionare le spese per i regali e a concentrarsi su spese utili, ma anche – sottolinea la Coldiretti – del boom dell’enogastronomia. Appena il 9% degli italiani taglierà quest’anno la spesa per generi alimentari (erano il 12% nel 2013), mentre ben il 40% risparmierà sulle vacanze, il 38% sui divertimenti e il 36% sull’abbigliamento, mentre il 35% si comporterà come lo scorso anno. Non si rinuncia dunque a preparare pranzi e cenoni o a gratificare parenti e amici con gustosi omaggi utili ma si qualifica la spesa, con una netta preferenza di prodotti del territorio locali e made in Italy.

 

Si assiste – afferma la Coldiretti – a una fortissima attrazione verso la riscoperta del legame con i prodotti del territorio e secondo l’indagine Coldiretti/Ixè il 69 per cento degli italiani responsabili della preparazione dei pasti porterà in tavola prodotti Made in Italy, il 27 per cento addirittura locali o a chilometri zero e il 10 per cento prodotti biologici, mentre un 17 per cento guarderà alle offerte e al basso prezzo.