Approvato il registro unico dei controlli

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Ieri la Conferenza Unificata ha approvato il decreto ministeriale che istituisce il Registro unico dei controlli ispettivi a carico delle aziende agricole (RUCI), previsto da Campolibero, nella Legge Competitività. «Evitare la duplicazione dei controlli nelle aziende – ha dichiarato il ministro Maurizio Martina – e rendere più efficiente il lavoro degli organismi che svolgono le verifiche. Sono questi i principali obiettivi che il Registro unico dei controlli che ci consentirà di ottenere, raggiungendo un risultato atteso dalla imprese da troppi anni».

Che cosa è
Il RUCI è uno strumento di supporto alle amministrazioni pubbliche per effettuare i controlli di propria competenza e per una più razionale programmazione degli stessi, ferma restando l’attuazione dei controlli straordinari ed urgenti. Questo archivio informatico contiene per ogni controllo: data; anno di riferimento; ente competente; ente esecutore; nominativo del controllore; impresa agricola controllata; settore; tipologia; documentazione controllata o riproduzione elettronica dei verbali; esiti; estremi dei verbali o riproduzione elettronica dei verbali.

I dati
Nel RUCI affluiscono i dati concernenti i controlli effettuati da parte di organi di polizia, organi di vigilanza, organismi pagatori, nonché da organismi privati autorizzati allo svolgimento di controlli a carico delle imprese agricole.

Coordinamento con le regioni
I Registri unici di controllo istituiti dalle regioni e il RUCI nazionale condividono le informazioni in maniera costante e con stretto coordinamento.

Come funziona
Il pubblico funzionario, prima di effettuare una nuova ispezione, verifica attraverso il RUCI gli esiti dei controlli precedenti al fine di evitare sovrapposizioni e di intralciare l’esercizio dell’attività d’impresa.